Mancano ben sei giorni al 21 giugno e ho già trovato il tormentone estivo del 2016. O forse sarebbe meglio dire che è stato il tormentone a trovare me, attraverso una semplice condivisione su fb.
Il brano in questione si intitola “La shampista”, della cantautrice Faderica Càfaro. Segnate il suo nome perché sentirete presto parlare di lei.
Su youtube un video che, per ora, conta poco meno di 1500 visualizzazioni ma che merita molti più zeri alla fine.
E così, tra una fermata di treno e l’altra, ho deciso di scrivere a Faderica per ringraziarla di essere riuscita a regalarci un brano di cui ci si innamora a primo ascolto.
“La Shampista” è una canzone che possiamo definire con un solo aggettivo: geniale.
«L’ho registrata semplicemente con un tastierino midi e Ableton – si schernisce Faderica – tra l’altro è un brano che ho scritto per ridere. Non compongo in italiano, prevalentemente scrivo in inglese. Anche il video, lo abbiamo girato con mezzi di fortuna e un semplice iPhone.»
Non servono i grandi mezzi però quando si ha a che fare con canzoni che monopolizzano, ma Faderica sembra non essere cosciente del potere della sua Shampista.
«Ho iniziato a suonarla ai concerti e ho visto che piaceva molto, ma c’è da dire che mia madre quando la suonavo mi diceva che era discriminatoria e non dovevo cantarla in pubblico. Ammetto che è una soddisfazione cantarla davanti a chi te l’ha ispirata. Tra l’altro non è solo una persona, ho preso vari riferimenti.»
Faderica ha trovato in riferimenti singolari il segreto universale che è poi il motivo per cui la sua canzone entra in testa.
«Una sera parlavo con mia sorella e le ho chiesto perché secondo lei un tizio non mi contattava. Mi ha risposto che probabilmente era già dietro qualche shampista di Roma. Da qui è nata la canzone.»
Faderica è la dimostrazione che è sempre possibile raccontare storie nuove attraverso la musica, senza prendersi troppo sul serio. E la sua canzone vince. Vince e convince. Con semplicità.
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