Solare, energica, vulcanica, mediterranea, bella, brava, si possono usare solo aggettivi positivi per la straordinaria Serena Rossi, premiata nei giorni scorsi alle Giornate Professionali di Cinema a Sorrento, con la targa ANEC “Claudio Zanchi” per la sua interpretazione in Ammore e Malavita dei Manetti Bros. È ancora nelle sale Caccia al tesoro, film di successo diretto da Carlo Vanzina, con Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Max Tortora, Christiane Filangieri e il piccolo Gennaro Guazzo.
Dal 28 dicembre uscirà il nuovo film d’animazione della Walt Disney, Coco, e sarà proiettato anche il cortometraggio Frozen – Le avventure di Olaf, cui Serena Rossi dà la voce alla principessa Anna.
Con quale emozione hai ritirato il premio alle Giornate Professionali di Cinema?
«È stata una grande emozione, soprattutto, essere alle Giornate che vede tutto il cinema italiano riunito e per un’attrice è una grande emozione e poi tengo tantissimo al film per il quale ho ricevuto il premio, Ammore e malavita dei Manetti Bros, che mi ha portato a Venezia e mi ha dato molte soddisfazioni. Un film legato anche alla mia esperienza di maternità e da mamma napoletana, del Sud quale sono, sento particolarmente questo film.»
Ammore e malavita è stato osannato alla Mostra di Venezia…
«L’esperienza veneziana ci ha fatto capire che forse avevamo fatto qualcosa d’importante. È stato un film in concorso, un genere diverso dai film soliti in concorso a Venezia, e, quindi, già alla Mostra ha dato una grande soddisfazione, passando anche su un tappeto rosso da sogno. È un film che continua a darmi grandi soddisfazioni e grandi emozioni, ogni volta che lo vedo, mi fa commuovere, perché ero incinta mentre giravo. È un film musicale che ha unito le mie due grandi passioni, la musica e la recitazione, ambientato a Napoli, insomma, c’erano mille ingredienti che me l’hanno fatto amare.»
Hai anche cantato, infatti, in questo film…
«Ho proprio sfogato alla grande. In questo film sono un’attrice che canta, ciò che mi piace fare e quando riesco a mettere insieme tutt’e due le passioni, il canto e la recitazione, la soddisfazione è più grande. Quando arrivano premi per questo, vuol dire che ho fatto qualcosa di buono.»
Facciamo un bilancio del 2017…
«Un super anno pazzesco, fatto di esperienze diverse, di televisione, di conduzione, di film.»
Tra Detto Fatto e Celebration che differenza c’è?
«In Detto Fatto entravo in corsa, un programma che andava avanti già da qualche tempo, ero in sostituzione di Caterina Balivo che andava in maternità ed è un daily che va in onda tutti i giorni ed ha dei ritmi diversi e non era un programma musicale. Mi ha visto, comunque, completamente a mio agio e mi sono molto divertita a interagire con i tutor perché è vero che sono un’attrice cantante, ma sono anche una femmina di casa, come dico sempre, quindi, mi appassionavo veramente ai tutorial di cucina, di cucito, perché mi piace cucinare e cucire. Su Celebration era il sogno del sabato sera di Rai1 che vedevo da piccola, a casa, quindi, essere lì e avere questa responsabilità è stata grande. L’ho vissuta come al solito, con la mia leggerezza e con l’entusiasmo di farlo divertendomi e avere la possibilità di cantare con l’orchestra dal vivo e abbiamo fatto veramente dei miracoli, avevamo pochissimi giorni per preparare una puntata. Devo dire che, chi ha visto il programma, l’ha apprezzato veramente tanto, ha riconosciuto in quel programma qualcosa di qualità e di classe e io sono contenta.»
Che cosa hai imparato in quel mese a DettoFatto?
«Molte ricette e diversi trucchetti sul cucito e con Giovanni Ciacci un sacco di gossip, ci siamo divertiti moltissimo, ed ero a mio agio.»
È uscito da pochi giorni il film Caccia al tesoro…
«Il film di Carlo Vanzina, uscito il 23 novembre, con Vincenzo Salemme e Carlo Buccirosso, il primo weekend ha incassato bene, sta andando bene.»
Sei anche un’attrice comica e brillante. Come ti sei riscoperta in questo nuovo ruolo?
«Dice Davide che sono più simpatica al cinema che a casa. Non so perché forse ho avuto dei maestri sul set, anche se i tempi comici sono innati o, forse deriva anche dalla mia cultura cinematografica, fatta da tanti film di Totò e di Massimo Troisi, la commedia è un genere che ho sempre seguito. Ho voglia adesso di affrontare un ruolo drammatico, perché mi piacerebbe esprimermi anche in questo genere per tirare fuori la mia parte più malinconica e più dura, anche se la commedia mi regala molte soddisfazioni.»
Una curiosità su Frozen. Quali sono state le critiche che ti sono piaciute di più, perché ha doppiato in modo egregio il personaggio di Anna…
«Sono entrata nel cuore dei bambini, chissà se Diego guarderà Frozen perché è un film un po’ da femmine, però, secondo me, gli può piacere lo stesso, io lo costringerò dicendo che c’è la mamma e deve guardarlo. Amo fare anche il doppiaggio, mi piace stare al buio, non dover apparire per forza e mi piace fare anche questo mestiere dietro le quinte, usando soltanto la voce, che è stata la prima cosa che ho usato. Da bambina pensavo di fare la cantante, anzi l’interprete perché andavo al Liceo Linguistico con la passione della musica, e, quindi, pensavo di cantare.
Il doppiaggio mi piace, adesso, con Frozen, ritorniamo al cinema a Natale con un cortometraggio che s’intitola Le avventure di Olaf che andrà prima di Coco che è il nuovo film di Walt Disney, un corto con delle canzoni stupende.»
Quando ti vedremo di nuovo a teatro?
«Mi manca molto, anche se ho ricevuto delle proposte, ma con un bimbo piccolo non è semplice prendere una decisione. Del teatro mi piace quell’odore delle tavole, del legno, del brusio del pubblico dietro le tende, è una cosa che mi dà grande gioia. Vorrei tornare a fare teatro ma aspetto ancora qualche anno per la crescita di mio figlio Diego.»
I progetti per il 2018?
«L’unica cosa certa è un programma televisivo che andrà in onda su Real Time, che s’intitola Da qui a un anno, un format inglese di grande successo, esportato in tutto il mondo e arriva anche in Italia. Sono raccontate storie di persone “comuni” che hanno dei grandissimi obiettivi da raggiungere entro un anno. Si va dalla maternità, al cambio sesso, alla perdita di peso, racconteremo anche in modo emotivo e forte, senza compatirsi, le persone che sono venute, perché hanno voglia di cambiare qualcosa nella loro vita. Hanno tutti dei messaggi positivi, anche se, molte storie, sono difficili da raccontare. E, poi, per ora riposo, mi concedo del tempo per me e per la mia famiglia, anche rimanendo a casa, tranquillamente sul divano a guardare la tv o al cinema.»