Martedì 30 maggio, in occasione della Giornata internazionale della danza del giorno precedente, il Teatro Bellini e le curatrici del settore danza, Emma Cianchi e Manuela Barbato, hanno ospitato un format dall’idea di Luciano Cannito, “I segreti della danza”.
Famoso coreografo e regista, i cui lavori sono stati acclamati dal pubblico dei più grandi teatri internazionali come il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro dell’Opera di Roma, l’Orange County Performing Arts Center di Los Angeles, il Metropolitan di New York, il Place des Artes di Montréal, il Teatro dell’Opera di Nizza, il Teatro dell’Opera di Tel Aviv e tanti altri, Luciano Cannito è adesso impegnato, tra l’altro, con la direzione artistica della nuova compagnia Roma City Ballet Company e con l’attivismo a favore della difesa della danza come arte fondamentale per la cultura e per la storia italiane.
Nella presentazione de “I segreti della danza”, Cannito ha subito chiarito la natura informale dell’incontro, dai numerosi momenti interattivi col pubblico, formato da studenti, professionisti del settore, ma anche da semplici numerosi appassionati della danza. La “chiacchierata”, così come l’ha definita il maestro, ha introdotto fatti e aneddoti di storia della danza, fornendo date ed esempi di balletti di repertorio, coreografi e famosi ballerini della storia, corredati da rare e interessantissime proiezioni video e foto. Scopo principale è stato, però, quello di far rendere conto il pubblico di quanto gli stili, i movimenti e la tecnica nel balletto siano cambiati nel corso dei secoli, concetto che è stato spiegato e mostrato attraverso le esibizioni dei ballerini presenti, grandi interpreti e talenti della scena italiana – e non solo – contemporanea.
I partecipanti in platea entusiasti e la qualità del format presentato hanno dimostrato quanto l’Italia abbia bisogno di iniziative simili, in grado di far avvicinare il pubblico – di insegnanti, danzatori, studenti, appassionati e non – ai valori, alla passione e al bello di quest’arte.