Sara Guastamacchia, la giovanissima artista pugliese, classe 1991, una personalità dall’impronta trasformista e dalle caratteristiche vocali in grande fermento, si mette a nudo con “Biancaneve e Bluvertigo”, il suo nuovo singolo; Una dimensione che in musica scopre ogni velo esplodendo in ritmi intimi e di sensuale profondità. Un progetto firmato Interbeat Records quello che Sara Guastamacchia porta in rotazione musicale, ponendo attenzione alle note pop- rock a tinte noir che costituiscono il tratto caratterizzante del suo concept musicale. Un progetto che si eleva libero, da ogni pregiudizio, dove Sara apparirà nel suo video, nuda, circondata da lenzuola, trasferendo con la nudità, per l’appunto, l’idea di trasparenza in divenire, priva anche della stessa pelle. In occasione del suo “lancio”, l’abbiamo piacevolmente coinvolta in una chiacchierata.
“Biancaneve e Bluvertigo”, da dove nasce, Sara, l’ispirazione che ha delineato il tuo singolo così “estroso”, se mi concedi, nel titolo e nell’ascolto?
«L’ispirazione sono io, quello che vivo e sogno, quello di cui ho paura.»
“Dentro” mostra un carattere più sognante, seppur costruito su note elettroniche che esplodono in corso d’opera. Questa multivarietà che comunichi in musica, è l’espressione della tua personalità, oppure si ferma con le note?
«Io ci sono fin troppo “dentro”, con la mia sensibilità esploro ogni stanza del mio carattere.»
Nel tuo stile ti ispiri a qualche punto di riferimento o trovi di essere svincolata da ogni tipologia?
«Sono influenzata dai miei ascolti ma anche da tutto il mondo dell’arte, quindi la libertà è nel momento in cui non ghettizzo gli ascolti in base al genere.»
Quando hai capito “dentro” di te che volevi approdare al panorama della musica?
«Quando ho cominciato a farla in maniera così naturale che mi sembrava strano non provarci sul serio.»
Guastamacchia è un cognome che pensi possa destare curiosità, che può accrescere la tua singolarità o invece ritieni sia un’indicazione, come un’altra che passa inosservata?
«A me piace il fatto che comunque possa attirare l’attenzione, qui dalle mie parti è un cognome molto diffuso ma chi non sa che è il mio cognome lo trova molto singolare.»
Sei davvero giovanissima, quanto incide la tua età in proporzione alla presenza nella scena musicale?
«Vorrei essere in continua evoluzione senza avanzare pretese o rischiare un approccio poco umile. Se l’arte commuove è per la sua verità.»
Progetti alle porte?
«Per ora si sta pensando all’ album che probabilmente vedrà la luce questo autunno.Tutto continua ad essere in evoluzione.»