Ieri sera, 10 febbraio 2015, è iniziata la 65esima edizione del Festival di Sanremo. Oltre mezz’ora di anteprima in cui alla direzione artistica, a mio avviso, è sfuggita la differenza tra “festival della musica italiana” e “ennesimo talent”.
Difatti, puntuale, a inaugurare la gara è stata Chiara Galiazzo, vincitrice dello “Straordinario” X Factor.
Dopo la “talentuosa” si sono esibiti Grignani e Britti che però hanno sbagliato edizione: i loro pezzi sembrano già conosciuti, magari sono già presenti in loro vecchi cd… svelato il motivo per cui mi sono piaciuti. Con Alex nessun problema (anche se durante la performance mi sono resa conto che lui e Carlo Conti frequentano lo stesso centro abbronzante), con Gianluca invece ho ringraziato il 777 del televideo: non so come avrei fatto a capire il brano senza i sottotitoli!
Quarta cantante in gara, la migliore della serata, è stata Malika Ayane. Spero però che l’artista si decida a denunciare chi l’ha vestita, truccata e consigliato di portare ancora una volta quegli orribili capelli biondo platino.
Dopo le prime quattro esibizioni, eccoci però arrivati al momento più interessante della serata: sul palco dell’Ariston è salita la famiglia italiana più numerosa del mondo, quella dei coniugi Anania.
Due le ovvie considerazioni da fare: avendo 16 figli anche Carlo Conti ha convenuto che a casa degli Anania non ci sia la televisione, ecco perché ha deciso di invitarli direttamente a seguire il festival da dietro le quinte. Ancora, siccome l’edizione di Sanremo 2015 resta una noia come e più delle altre volte, molte fonti concordano nel dire che a breve arriverà il 17esimo bambino.
Dopo la famiglia che ha sponsorizzato in diretta tv il non uso dei contraccettivi, Carlo Conti ha invitato sul palco Massimo Ranieri travestito da Tiziano Ferro. L’artista ha ripercorso in un medley tutto il suo repertorio finendo con le frasi che oramai si trovano anche nei baci perugina. Buona la performance, ottimo anche il suo saluto al pubblico in sala e da casa: “Ma puoi dirmi come questo può finire” e poi “Buonanotte a tutti”. La sua esibizione è avvenuta alle 22, ma questi sono semplici dettagli.
La gara canora è continuata con i Dear Jack, un gruppo emergente che ha cantato un brano che presto diventerà l’inno italiano dell’Isis: “Il mondo esplode tranne noi”. Ancora, ecco sul palco Lara Fabian che tutti ricordano per “Adagio”, che tutti ricorderanno dopo questa edizione sempre e solo per lo stesso brano.
A sorprendere tutti con le stesse battute di una vita è stato il comico napoletano Alessandro Siani. Riassumerei il suo siparietto con una sola parola: imbarazzante. La cosa peggiore è che qualcuno ride ancora, lui per primo.
Con il brano “Fatti avanti amore” e lo stesso gel utilizzato da Siani, sale sul palco Wolverine, in arte Nek.
Grazia Di Michele e Platinette hanno poi presentato il testo più impegnativo di questo festival: “Io sono una finestra”. Ed ecco che dal pubblico, la cara Maria De Filippi ha urlato: “Ragazzi, per voi il serale finisce qui”.
Continuando con le finestre, da cui prima o poi molti artisti faranno un volo, si è esibita Annalisa. Ammetto che non è stata male, ma non riesco a perdonarle il fatto che sia il trentaseienne Kekko Silvestre ad averle scritto il testo.
Ultimo cantante in gara è stato Nesli. Una domanda ora mi affligge: ma non faceva rap?
Ciliegine sulla torta di questa prima serata? La coppia scoppiata di Albano e Romina. Dopo 24 anni Carlo Conti l’ha chiamata “Nomina”, qualcun altro ha osato “Rovina”. Una performance confusa che, per la mia felicità, è finita presto. E dopo l’esibizione: “bacino e alimenti”.
A chiudere una “botta di vita” grazie a Emma, Arisa e il suo decolleté che hanno regalato al pubblico una versione de “Il Carrozzone”.
Insomma un inizio coi fiocchi che possiamo racchiudere citando l’unica bellezza, l’attrice Rocio Munoz Morales: una spagnola che ha calcato il palco dell’Ariston vestita da … spagnola!
Due parole quindi per questa prima serata: avanguardia pura!
Cerca
-
Articoli recenti
- Recensione film: Oppenheimer di Christopher Nolan
- Intervista a Igina Di Napoli, direttore artistico di Casa del contemporanea
- Intervista a Gennaro Duello, giornalista e scrittore molto apprezzato
- Caserta infinita, il titolo della 51esima edizione di Settembre al Borgo
- Vincenzo Pirozzi si racconta dagli esordi agli impegni contemporanei
Find us on Facebook
-