Si chiama Stand-By (Gli altri tremano) il nuovo singolo di Sabba, nome d’arte di Salvatore Lampitelli, vocalist partenopeo vincitore di The Winner Is 2017, il talent canoro condotto da Gerry Scotti con Mara Maionchi e Alfonso Signorini. Il brano ha un sound riprende tutto quello che sta nel suo background, dal soul, blues, r&b, la black music in generale con il solito approccio vintage ma con una voglia di esplorare il presente e il futuro.
Il video del brano (realizzato da Factory Studio) con gli attori Luciano Giugliano di “Gomorra” e Martina Galletta di “Dignità autonome di prostituzione” ha già superato le 87.000 visualizzazioni. Attivo dal 2004, Sabba ha collaborato con grandi della musica napoletana come Franco Del Prete, Mario Insenga (Bluestaff), Gennaro Porcelli (Edoardo Bennato), Massimo De Vita (Blindur). Dal 2015 è nel cast di Dignità Autonome di Prostituzione, spettacolo teatrale di Luciano Melchionna. Con la band Sabba e gli Incensurabili ha due dischi all’attivo con brani inediti e un importante progetto live dedicato a Lucio Battisti.
Stand-By (Gli altri tremano) è il tuo nuovo singolo, un brano che tu descrivi con un sound che sa di libertà, di coraggio, di audacia. Una canzone che mostra un nuovo Sabba. È l’inizio di un nuovo percorso musicale?
«Più che l’inizio di un nuovo percorso musicale, l’inizio di un nuovo approccio alla musica, un ritorno all’adolescenza e alla sconsideratezza. La ricerca di una nuova forma di libertà in cui poter spaziare più che posso, senza accontentarmi mai di un’etichetta o dell’altra».
Nel videoclip troviamo Luciano Giugliano di ‘Gomorra’ e Martina Galletta di ‘dignità autonome di prostituzione’. Come mai hai scelto loro due?
«Sono cari amici ma anche colleghi con cui portiamo insieme in scena “Dignità Autonome di Prostituzione” lo spettacolo del regista Luciano Melchionna. Avevo bisogno di due professionisti in gamba, in grado di rendere, solo con la mimica, il senso, i vari perché che mi hanno portato a scrivere il brano e il video, insieme ai ragazzi di Factory Studio».
Il videoclip su YouTube ha già superato le 87.000 visualizzazioni. Ti aspettavi questo riscontro?
«Ero certo che sarebbe stato accolto con curiosità. Avevo annunciato dei cambiamenti, un nuovo approccio. Di sicuro non mi aspettavo questi numeri. Ma nonostante sia piacevolmente sorpreso, non mi accontento, e nelle prossime uscite voglio arrivare ancora più lontano».
Nel 2017 hai vinto The Winner Is 2017, il talent canoro condotto da Gerry Scotti con Mara Maionchi e Alfonso Signorini. Quanto è cambiata la tua vita da quel momento e cosa ti porti dietro da quell’esperienza?
«Scendo meno a compromessi. Ho più rispetto per me stesso. Credo davvero in me, ho smesso di dirmelo senza crederci davvero. Credere in sé è un qualcosa che bisogna fare, non solo dire».
La tua carriera musicale ha inizio nel 2004. In che modo ti sei avvicinato alla musica? Quando è nata questa passione?
«Ho fatto il ballerino per dieci anni con la Federazione Italiana Danza Sportiva. Ma mio padre mi faceva ascoltare sempre dell’ottima musica sin da piccolo. Anche lui era un cantante e aveva una band. Così, all’età di 19 anni, incontrai Franco Del Prete (The Showmen, Napoli Centrale) il quale mi disse che gli ricordavo il grande Mario Musella (cantante dei The Showmen) e cominciai a lavorare con lui in studio al suo ultimo disco. È partito tutto da lì».
Quali sono stati e quali sono ancora oggi i tuoi riferimenti musicali?
«Blues, rock, rythm’n’blues, rock’n’roll, rockabilly, swing, ma anche il grande cantautorato italiano del passato».
Dal 2015 sei nel cast di Dignità Autonome di Prostituzione, spettacolo teatrale di Luciano Melchionna. In che modo ti sei avvicinato al teatro? Cosa riesce a trasmetterti la recitazione rispetto alla musica?
«Ho iniziato come cantante, lo spettacolo prevede performance di attori, ma anche di cantanti, ballerini e musicisti. Molti di noi si destreggiano bene in diverse arti. E così, inizio come cantante e poi dopo qualche anno mi viene assegnato un monologo, e divento a tutti gli effetti anche io un prostituto in vendita a teatro. Di sicuro la recitazione ti da gli strumenti per connetterti ancor più con te stesso, ma anche gli stimoli e le capacità per affrontare occhi dentro gli occhi un pubblico di sconosciuti con cui al termine di ogni monologo ti senti vicino, connesso come non mai. È una magia».
Dopo questo singolo seguirà un album? Quali i tuoi progetti futuri sia nell’ambito teatrale che musicale?
«Beh sto pensando sia al conservatorio che a un’Accademia di recitazione. Uscirà poi un disco, e cosa mi aspetto non lo so, di sicuro conto di giocarmi tutte le cartucce a disposizione, come un esploratore, un ricercatore, uno che non si è mai voluto accontentare e che da grande potrà dire di non aver mai smesso di cercare. Piaccia o meno il risultato è relativo: voglio fare qualcosa di terapeutico per me».
Invece quali saranno i tuoi prossimi impegni con la band Sabba e gli Incensurabili. Continua il progetto live dedicato a Lucio Battisti?
«Continua a gonfie vele. C’e una grande richiesta, sia nei club che nei teatri. Stiamo pianificando delle date su Milano. Non ci fermiamo mai. Abbiamo eventi programmati fino al 2021! Ma c’è di più. Ci stiamo dedicando alla grande musica degli anni 50 e a un progetto dedicato allo swing e al rock’n’roll. E poi pare che sia arrivato finalmente in momento di dedicare tempo ed energie anche agli Showmen con un progetto nuovo aperto a ospiti di grande spessore, alcuni dei quali miei grandi amici e colleghi storici».