Dalla temperatura mite e dimensioni simili alla Terra è l’ultimo arrivato tra i numerosi pianeti esterni al Sistema Solare presentato sulla rivista Astronomy&Astrophysics.
I ricercatori dell’Università di Grenoble e del Consiglio nazionale delle ricerche francese (Cnrs), coordinati da Xavier Bonfils, hanno scovato questo nuovo mondo grazie ai sofisticati occhi del telescopio Harps (cacciatore di pianeti in Cile) e a La Silla, gestito dall’Osservatorio europeo meridionale (Eso).
Si chiama Ross 128 b e si tratta di un pianeta molto simile al nostro la cui stella madre, Ross 128, si trova a circa 11 anni luce dal Sistema Solare: è una nana rossa (la tipologia più comune nell’universo) che si sta avvicinando sempre più al Sole e tra circa 79.000 anni potrà strappare il primato di stella più vicina a Proxima Centauri, che brilla a poco più di 4 anni luce dal Sole.
Questo pianeta compie un’orbita completa intorno alla propria stella in poco meno di 10 giorni. A differenza di altri pianeti esterni al Sistema Solare, Ross 128 b ha dimensioni confrontabili a quelle della Terra e la sua temperatura superficiale dovrebbe essere simile a quella della Terra (ossia compresa fra -60 e 20 gradi centigradi), condizioni dunque potenzialmente adatte ad ospitare la vita.
A partire dal 2024 Ross 128 b sarà per queste ragioni uno dei primi mondi su cui allungherà lo sguardo, a caccia di possibili traccie di vita, Elt (Extremely large telescope), il nuovo telescopio dell’Eso, un gigante dal diametro di ben 39 metri.