Dopo dieci anni e mezzo di viaggio, Rosetta, mercoledì 12 novembre, raggiunge il suo obiettivo: lo sbarco del lander Philae sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
L’obiettivo principale di questa missione è capire l’origine delle comete e le relazioni tra la loro composizione e la materia interstellare, per potere risalire alle origini del Sistema solare.
Rosetta, lo scorso 6 agosto, aveva concluso le sue manovre per inserirsi in un’orbita intorno al nucleo della cometa e nei mesi successi aveva scattato fotografie dettagliate della sua forma per consentire agli scienziati dell’Agenzia spaziale europea (Esa) di stabilire il migliore punto per l’atterraggio.
Il 12 novembre, dunque, Philae si staccherà da Rosetta alle 9,35 circa, ora italiana, ma il segnale sulla Terra giungerà solo alle 10,03 circa.
La discesa sarà lentissima: per superare gli ultimi 22,5 km che separano Rosetta dalla cometa, Philae impiegherà sette ore: il segnale dell’avvenuto sbarco arriverà sulla Terra intorno alle ore 17:00 circa.
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