Romina Carrisi ha di recente pubblicato “Se Solo Fossimo Altrove” (Miraggi Edizione), il libro di poesie che segna il suo esordio poetico e letterario. La raccolta, presentata dalla stessa autrice in diverse città italiane, è impreziosita da una sua intervista realizzata dallo scrittore, giornalista e sceneggiatore Enrico Remmert. Romina Carrisi in questa intervista ci parla del suo libro, ma anche dei suoi nuovi progetti a cui sta lavorando.
Roma, Bari, Lecce, Milano sono le città in cui hai presentato il tuo libro di poesie “Se solo fossimo altrove”, un successo di città in città. Quali saranno le prossime tappe e cosa ti aspetti?
«È bellissimo trovare sempre un caloroso pubblico che mi aspetta e poter condividere con loro le mie idee ed emozioni. L’ultima tappa è stata quella di Milano».
Come nasce “Se Solo Fossimo Altrove”?
«Se solo fossimo altrove” nasce da una mia voglia di comunicare. La poesia è un modo molto crudo e veritiero con cui riesco ad esprimere quello che accade sulla mia pelle e nella mia mente».
“Se Solo Fossimo Altrove”, tu dove vorresti essere?
«“Se solo fossimo altrove” non è un posto fisico o tangibile, bensì un luogo utopico dove si può amare e vivere una relazione in maniera libera, senza i confini della vita quotidiana».
Le poesie contenute in questo libro sono state scritte negli anni oppure le hai realizzate nell’ultimo periodo che hai vissuto in America?
«La maggior parte sono state scritte in America, le altre quando vivevo in Italia».
È stato pubblicato solo in Italia?
«Si».
“Se Solo Fossimo Altrove” è diventata anche una linea di merchandising?
«Si, esatto! Presto sul mio sito RominaCarrisi.com saranno in vendita».
Più di sei anni fa hai deciso di lasciare Cellino San Marco per trasferirti a Los Angeles. Cosa ti ha spinto a non voler restare in Italia?
«Cellino l’ho lasciata a 14 anni. Ho vissuto 10 anni a Roma prima di trasferirmi a Los Angeles. Amo l’Italia, ma in quel periodo stavo male e avevo bisogno di sistemare la mia mente e animo per poter realmente continuare a vivere e l’unico modo era di andar via e rompere un circolo vizioso dove ero caduta».
Cosa ha l’America che l’Italia non ha e viceversa?
«A Los Angeles riesco a fare attività fisica. Appena arrivo in Italia è la fine per la mia linea! Il cibo è troppo buono e io non resisto alle tentazioni. Scherzi a parte, amo avere al mio fianco la mia famiglia e amici quando torno in Italia».
Oltre a realizzare questo tuo primo libro, cosa hai fatto in questi lunghi anni a Los Angeles?
«In questi anni ho frequentato una scuola di recitazione, improvvisazione e scrittura. Ho scritto due puntate pilota per serie tv di cui una ho girato. Ho anche scritto, diretto ed interpretato un cortometraggio».
“Dopo il passato è una terra straniera”, “E la chiamano estate” sono previsti altri film, in Italia o in America?
«Per adesso c’è in programma un tour di teatro che inizierà a Gennaio».
Scrivi anche sceneggiature, cosa hai pronto al momento?
«Sto scrivendo a quattro mani una commedia al femminile per il cinema».
Che rapporto hai con i tuoi fratelli?
«Ottimo. Siamo molto legati per fortuna».
Tre aggettivi per descrivirti…
«Non sopporto descrivermi… Mi sa tanto da Miss Italia. Io sono(punto)».
Cosa fai nel tempo libero?
«Mi piace andare al mare se posso, anche d’inverno, fare lunghe passeggiate. Oppure stare sul divano, ordinare la pizza e guardare reality con le mie amiche o con mia sorella».
Progetti per il futuro?
«Inizio la tournée teatrale a fine gennaio, poi ho una mostra fotografica a Maggio a Milano. Intanto continuo a scrivere la mia sceneggiatura».