Si è spento ieri, 11 agosto 2014, all’età di 63 anni l’attore americano Robin Williams. Se ne è andato un pezzo di storia del cinema, ma anche, come ha ricordato Barack Obama un “Dottore, genio, tata, presidente, Peter Pan. Un uomo che ci ha fatto ridere, piangere donando il suo incommensurabile talento a chi ne aveva più bisogno.”
La carriera di Williams è iniziata alla fine degli anni ’70 quando, dopo aver terminato gli studi in teatro, fu scelto per interpretare l’alieno Mork nella serie tv “Mork & Mindy”, motivo per il quale tutti quelli che han superato gli –anta lo ricordano come Mr. Nano Nano.
L’attore, però, non ha fatto innamorare solo la generazione degli anni ’80. Dopo Braccio di Ferro in “Popeye” e l’aviere di leva, Adrian Cronauer, in “Good Morning, Vietnam” nel 1989 ha interpretato il ruolo del professor John Keating nella pellicola di Peter Weir. Ed ecco che dopo aver visto “L’attimo fuggente” nessuno è stato più lo stesso. La sensibilità e la bravura che hanno caratterizzato questo lavoro di Williams è arrivato al cuore di tutti gli adolescenti, compresi quelli del 2014.
Tutti avrebbero voluto un professore come lui nei panni di John Keating. Robin è diventato il Capitano dell’anima di ognuno di noi, in tanti oggi vorremmo far risuonare un “barbarico Yawp sui tetti del mondo” salendo sui banchi di una scuola qualsiasi.
Williams è riuscito nell’intento della settima arte: le sue parole non sono state solo “copioni recitati bene”. Steven Spielberg, nel 1991, lo scelse per interpretare Peter Pan in “Hook”. Vien facile e spontaneo pensare che Robin sia volato sull’isola che non c’è.
Il suo talento lo ha reso immortale, le sue parole lo fanno rivivere in noi al punto che vivremmo con la consapevolezza che anche grazie a lui in molti guardano le cose finalmente da un’altra prospettiva.
Williams resterà la tata Mrs. Doubtfire, il ragazzo Alan in Jumanji, il dottor Hunter “Patch Adams”, “L’uomo bicentenario” ma anche “L’uomo dell’anno”.
Robin Williams ha vissuto “dominando la vita per non esserne schiavo”, istruendo molti giovani ribelli come “Will Hunting” vincendo più del semplice Oscar come “miglior attore non protagonista”.
Ha condotto i suoi fan “Al di là dei sogni” grazie alla magia presente anche in film come “August Rush”. Lavorando al fianco di attori da Oscar come Robert De Niro e Mercedes J. Ruehl ha dimostrato pellicola dopo pellicola di saper affrontare qualsiasi tipologia di film.
Ringrazieremo eternamente Williams per averci insegnato che per seguire il proprio cuore molto spesso occorre fare la cosa sbagliata. Poche ore fa non è venuto a mancare non solo un grande artista, ma una persona che in molti quasi inconsciamente hanno fin da subito considerato di famiglia.
Robin aveva capito che si ride e piange allo stesso modo in tutte le lingue del mondo. Lo saluteremo un’ultima volta un giorno, quando anche noi voleremo all’isola che non c’è.
Per oggi sappiamo perché stiamo piangendo, nonostante lui ci abbia insegnato che va versata una lacrima per ogni pensiero felice.
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