Cantautore, doppiatore, showman, opinionista televisivo; Lui è Roberto Caldara, giovane promessa di origini romane che dopo aver conseguito studi accademici di natura giuridica ha poi intrapreso un percorso denso di spettacolarità, investendo su quelle che sente essere le doti intrinseche, le propensioni più appassionanti.
Già all’età di 14 anni Roberto Caldara coltiva la sua dedizione alla musica avvicinandosi allo studio della chitarra, lo strumento che lo ha reso libero di poter esprimere interamente la sua personalità. Dopo un curriculum da doppiatore ed un percorso fatto di ospitate tv in qualità di opinionista, nel 2009 Roberto presenta il suo primo brano, Il Filo dell’Amore, che concorse al Sanremo 2010 …nel 2013 ci riprovò con un nuovo pezzo che ne sancì la sua naturale musicalità, è la volta di La Chitarra un brano presentato aggiuntivamente all’edizione sanremese del 2014. Noi lo abbiamo voluto conoscere dal di dentro per coglierne gli aspetti caratterizzanti del suo percorso e prima ancora i sogni che ne muovono ogni passo.
Roberto dagli studi accademici di natura giuridica all’estro musicale. Quando hai scoperto questa velleità?
«Ho iniziato a suonare la chitarra quando avevo circa quattordici anni, ma già da tempo mi piaceva molto cantare; poco più tardi ho cominciato a scrivere canzoni. Le prime esibizioni dal vivo le ho vissute durante i concerti di fine d’anno che facevamo al liceo. Venivano organizzate delle assemblee concerto nel corso delle quali salivo sul palco , assaporando così il piacere di sentire il calore del pubblico. Sono state certamente le emozioni provate durante quelle prime esperienze a farmi capire quanto mi piaccia vivere il palcoscenico.»
Nel 2013 incidi il tuo primo singolo: La Chitarra. Il motivo ispiratore di questo pezzo?
«La chitarra è la prima canzone che ho scritto, ma non è il primo singolo che ho pubblicato. Nel 2011, infatti, sono usciti sia la canzone “Il filo dell’amore”, sia i brani strumentali come “Canzone per Sabrina”, versione strumentale breve ed Appassionata. Il filo dell’amore, canzone con cui ho partecipato alle selezioni di Sanremo 2010, è stata – fra l’altro – trasmessa da Radio 2.
La chitarra è la prima canzone che ho scritto ed anche per questo motivo è il brano a cui sono più affezionato. Quando l’ho composta frequentavo ancora il liceo, ma solo nell’autunno 2013 l’ho presentata alle selezioni del Festival di Sanremo; Successivamente, il 31 dicembre 2013 è uscito il singolo nei negozi digitali iTunes, Google Play ed Amazon. Il motivo ispiratore di questo pezzo? L’amore e al tempo stesso, la timidezza nel dichiararlo alla donna desiderata. Il testo, tanto semplice quanto autobiografico, racconta infatti di un ragazzo che sogna di imparare a suonare la chitarra per fare le serenate alla donna del cuore.»
Di te sono annoverate esperienze professionali anche in ambito televisivo. Quanto ti hanno formato per metterti in gioco nella musica?
«Le mie esperienze televisive sono state, senza dubbio, importanti per la formazione di artista e mi hanno pertanto, anche motivato a propormi in campo musicale. Le mie canzoni sono sempre piaciute agli amici che le hanno ascoltate e la fiducia che ho conquistato in me stesso, come uomo di spettacolo, mi ha dato la spinta decisiva.»
Oltre al singolo La Chitarra, nella tua produzione compaiono altresì Il Filo dell’Amore, Canzone per Sabrina… Appassionata. C’è un filo conduttore che intreccia questi pezzi?
«Il filo conduttore che lega tutti i brani che ho scritto è l’emozione emotiva e infatti quando provo un sentimento che desidero raccontare, allora compongo una canzone.»
Quali sono i progetti musicali a cui stai lavorando per aprirgli le porte?
«Ho tante canzoni nel cassetto ma devo ancora decidere quando far uscire il nuovo singolo. Una cosa però è certa …il sogno, che spero prima o poi di realizzare è sempre quello di cantare una mia canzone a Sanremo!»