Rihanna annuncia The Anti World Tour. La superstar mondiale – vincitrice di Grammy Award e artista multi-platino – sarà impegnata in una nuova tournée mondiale, prodotta da Live Nation, che partirà il 26 febbraio 2016 da San Diego, California, e farà tappa in quasi 40 città americane, tra cui New York City, Los Angeles, Toronto, Chicago, Vancouver, Washington DC e altre ancora. Per la tranche americana del The Anti World Tour, Samsung sarà il main sponsor e PUMA il supporting partner. Travis Scott sarà lo special guest per tutti i concerti americani. A seguire il tour sbarcherà in Europa, con date a Londra, Amsterdam, Berlino, Vienna, e una data allo Stadio Meazza (San Siro) di Milano, il 13 luglio 2016. Special guest per le date europeedel The Anti World Tour saranno The Weeknd e Big Sean. I biglietti per tutte le date in calendario saranno in vendita dalle 10:00 di giovedì 3 dicembre su www.livenation.com; per l’unica data italiana biglietti disponibili su LiveNation e tramite il circuito TicketOne.
In attesa di scoprire la data di uscita di “Anti”, in nuovo ed attesissimo album – di cui fino ad ora è stata rivelata solo la copertina – Rihanna rivela alcune curiosità sull’artwork del nuovo lavoro discografico.
Si tratta di un’opera dell’artista contemporaneo israeliano Roy Nachum e raffigura una giovane ragazza con una corona d’oro che le copre gli occhi e un palloncino nero legato al suo polso. La cover posteriore, invece, ritrae la stessa giovane ragazza di spalle.
Su entrambi i dipinti, così come su altre opere che comporranno l’artwork, Nachum ha sapientemente inciso in Braille testi di poesie di Chloe Mitchel. Si tratta della prima volta in cui un album musicale sperimenta la scrittura Braille come parte essenziale del lavoro, permettendo così anche alle persone non vedenti di vivere l’intero album attraverso il tatto.
«Roy vede le cose oltre la superficie e per questo ho deciso di collaborare con lui”, ha detto la cantante riguardo Nachum. “Ha dato al mio lavoro la sua interpretazione fornendo l’esatto messaggio che volevo lanciare anche io. L’idea del Braille nasce dal fatto che spesso le persone che hanno la vista possono anche essere quelle più cieche».