Richard Galliano, in prima assoluta presenta in attesa della nuova edizione del Ravello Festival, le sue “Otto stagioni”. Sabato 1° giugno (ore 21.15) sul palco dell’Auditorium Oscar Niemeyer, l’erede di Astor Piazzolla sarà accompagnato sul palco dai violini di Jean-Marc Phillips-Varjabedian e Bertrand Cervera, dalla viola di Jean-Marc Apap, dal violoncello di Eric Levionnois e dal contrabbasso di Stephane Logerot.
Il celeberrimo fisarmonicista francese rileggerà a suo modo il capolavoro di Vivaldi in una versione del tutto contemporanea e riproporrà nell’arco della seconda serata le “Quattro stagioni” del suo mentore Astor Piazzolla. Le quattro stagioni che hanno scandito, sin dalla creazione del mondo, il ritmo della vita, come una giostra in perenne movimento si sdoppiano in questo straordinario evento grazie alla musica unica e raffinata di Galliano, fatta di jazz, tradizione e da una forte personalità.
www.ravellofestival.com.
Per info e prenotazioni 089.858360 – 089.858422
Sabato 1 giugno,
Auditorium Oscar Niemeyer, ore 21.15
Posto unico 25 €
BIOGRAFIA
Richard Galliano
Principale artefice del rilancio a tutto campo della fisarmonica quale strumento dalle innumerevoli capacità espressive, Galliano è da molti definito l’erede diretto di Astor Piazzolla. Galliano è stato introdotto alla musica giovanissimo iniziando con la fisarmonica all’età di quattro anni sotto l’influenza del padre Lucien, fisarmonicista di origine italiana.
Per un lungo periodo studia trombone, armonia e contrappunto nell’Accademia di Musica di Nizza e, a quattordici anni inizia ad ascoltare jazz sui dischi del grande trombettista Clifford Brown. Inizia allora un percorso di ricerca all’interno del mondo della fisarmonica aiutato dal suo maestro Claude Noel, che gli fa conoscere i maestri italiani e quelli americani. Finiti gli studi e il periodo di apprendistato nel 1973, Richard prende la sua grande decisione e si trasferisce a Parigi, dove stabilisce un importantissimo contatto con il famoso cantante Claude Nougaro. Per tre anni ricopre il ruolo di direttore, arrangiatore e compositore per l’orchestra di Nougaro, incontra Astor Piazzolla che gli suggerisce di riscoprire le sue origini francesi e di portare alla luce il New Musette come lui aveva fatto con il Tango Nuevo. Il grande merito di Richard sta quindi nell’essere riuscito a sintetizzare tutte queste esperienze in una nuova musica, fatta di jazz e di tradizioni filtrate da una forte personalità.