Dopo oltre vent’anni il MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) riapre la collezione Magna Grecia. Il pubblico potrà quindi visitare il nuovo allestimento progettato dall’archeologo Enzo Lippolis (Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Antichità/Università “La Sapienza” di Roma, scomparso prematuramente l’anno scorso).
La collezione Magna Grecia, chiusa dal 1996, per ricchezza ed antichità del patrimonio archeologico rappresenta un unicum nel panorama museale internazionale: si tratta di oltre 400 opere che testimoniano le caratteristiche insediative, le strutture sociopolitiche, il retroterra religioso ed artistico nella Campania di epoca preromana. In particolare la collezione si compone di reperti che vanno dal Settecento ai primi decenni del Novecento e che furono convogliati nell’allora Real Museo Borbonico tramite acquisti e donazioni che si possono suddividere in diversi nuclei tematici con un significativo filo conduttore che si può identificare nella complessità della coesistenza tra le comunità radicate nel Sud della penisola.
«Restituiamo oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli una parte fondamentale della sua identità – dichiara il Direttore Paolo Giulierini – il riallestimento dopo 20 anni della collezione Magna Grecia, tra le più ricche e celebri al mondo, è l’esito di un vasto piano di interventi per il riassetto dell’ala occidentale dell’edificio destinata ad accogliere le testimonianze dell’epoca preromana. Nelle sale del primo piano che ospitano il percorso espositivo, un’esperienza unica attende il visitatore, che potrà letteralmente ‘passeggiare nella storia’. Lo farà camminando, con le opportune precauzioni, sui magnifici pavimenti a mosaico provenienti da Villa dei Papiri di Ercolano, da edifici di Pompei, Stabiae, dalla villa imperiale di Capri, finalmente recuperati e riportanti alla loro magnificenza. La storia dei greci in Occidente, e quella dei popoli italici con i quali vennero a contatto, torna quindi a passare per il MANN, e mi piace immaginare questa ‘nuova’ sezione come un affascinante ‘portale della conoscenza’ che da Napoli conduca, e sempre più invogli, alla scoperta degli antichi tesori del Mezzogiorno d’Italia».
Il progetto di questa nuova apertura della collezione Magna Grecia è accompagnato da una guida-catalogo edita da Electa ed a cura di Paolo Giulierini e Marialucia Giacco.