Il Teatro Diana di Napoli ospita fino al 9 aprile lo spettacolo La signora del martedì tratto dall’omonimo romanzo di Massimo Carlotto pubblicato dalle Edizioni e/o nel 2020 con: Giuliana De Sio, Alessandro Haber, Paolo Sassanelli, Riccardo Festa, Paolo Persi per la regia di Pierpaolo Sepe.
Alfonsina Malacrida, detta Nanà (Giuliana De Sio) è solita incontrare ogni martedì il suo amante Bonamente Fanzago (Riccardo Festa), un ex attore porno in declino. Gli incontri avvengono alla Pensione Lisbona, gestita dal signor Alfredo Guastini (Paolo Sassanelli) che ama vestirsi con abiti femminili. Ma ecco che compare in scena Pietro Emilio Belli ( Alessandro Haber), un giornalista di cronaca senza scrupoli che conosce i segreti più intimi di Nanà e minaccia di pubblicarli. Che fare?
All’uscita del libro, in una intervista rilasciata a Parole urgenti,Massimo Carlotto, così si espresse a proposito dei suoi personaggi: “I tre personaggi del romanzo rappresentano tre corpi amati, venduti, comprati e quotati sul mercato. Il corpo di Bonamente Fanzago è stato sfruttato dal cinema porno che, per ridurre i giorni di ripresa, lo imbottisce di pillole esponendolo a gravi patologie. La sessualità di Alfredo è ben definita: si sente donna e vive come tale. Solo che poteva uscire di casa abbigliato da signora fino a quando era desiderabile e stuzzicava fantasie. Ora, invece, nell’età matura, deve travestirsi da uomo perché un vecchio con la gonna e i tacchi risulta grottesco, incompatibile con la morale corrente. Questo personaggio racconta la negazione del diritto di ostentare in pubblico di essere “altro”. Ed infine Nanà nasce dal desiderio di raccontare la negazione dell’oblio, cancellato dai social e quindi dell’impossibilità di sfuggire al passato”.
Lo spettacolo, diviso in due tempi, racconta vite spezzate, lacerate da eventi e ricordi e ri- propone una sorta di nuova e potente Comèdie Humaine che tratteggia ombre e luci di personaggi che la vita ha umiliato e maltrattato ma che pretendono rispetto e comprensione.
Nanà,Alfredo, Bonamente e anche Pietro Emilio inseguono un riscatto consapevoli di aver fatto errori ma desiderosi di trovare dentro di sè quell’energia necessaria al cambiamento. E soltanto uno scrittore come Massimo Carlotto poteva trovare le parole giuste per delineare le sfumature di questi personaggi e rendere i dialoghi tra loro intensi e significativi.
Giuliana De Sio si è distinta in modo particolare mettendo a nudo le sue alte capacità attoriali soprattutto nel monologo trasmettendo al pubblico la forza e la fragilità di un personaggio complesso e sfaccettato quale è quello di Nanà. Il passaggio repentino dei toni, la padronanza scenica, il rispetto dei tempi, rendono la De Sio una delle attrici più valide del panorama teatrale italiano. E che dire poi delle sue doti di ballerina? Al termine dello spettacolo si è esibita in un tango struggente con Paolo Persi riuscendo ad emozionare e commuovere.
Alessandro Haber , con la sua recitazione intensa e scevra da manierismi di sorta, ha reso al meglio il personaggio del cinico giornalista aggiungendovi una buona dose di pungente ironia. Lo abbiamo anche apprezzato come cantante. Infatti ha proposto il brano La notte interpretato a suo tempo dal cantante italo-belga Adamo.
Riccardo Festa , data la sua prestanza fisica, è stato un credibile gigolò e ha saputo alternare sapientemente una recitazione brillante a quella più seriosa ed introspettiva come richiesto dal personaggio.
Paolo Sassanelli ha reso il suo travestito con spontaneità e naturalezza. Il suo personaggio era particolarmente insidioso perché poteva scadere nella macchietta.
La sapiente regia di Pierpaolo Sepe ha conferito quell’atmosfera un po’ rarefatta che si addice ad un noir e a una commedia dai forti toni introspettivi, aiutato dalle scenografie di Francesco Ghisu.
Una strana ma piacevole tensione ha attraversato tutto lo spettacolo accentuata dalla bravura degli interpreti che hanno riscosso un meritato ed intenso applauso alla fine della rappresentazione.