Lo spettacolo delle Feste, proposto dal Teatro Bellini di Napoli è Don Juan in Soho che vede protagonista Daniele Russo, per la regia di Gbriele Russo.
È un adattamento del Dom Juan ou Le Festin de pierre di Molière che l’autore britannico Patrick Marber , nominato all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale nel 2006, ha realizzato in quello stesso anno per poi rimaneggiarlo a dieci anni di distanza e portato in scena nel 2016 al Wyndham’s Theatre di Londra riscuotendo un enorme successo di critica e di pubblico.
Ecco come si esprime Gabriele Russo in merito alla genesi dello spettacolo :”L’ipocrisia, l’indifferenza , lo squallore che Molière sapeva raccontare ed esibire non solo possono essere portati nel presente ma essere spinti molto avanti. La chiave della mia messinscena più che giocare sulle ambientazioni, si concentra e riflette sulla recitazione e in particolare sulla lingua e sui tanti modi possibili e necessari di porgerla attraverso gli slang,le cadenze specifiche, gli accenti locali. Sarà una messinscena che giocherà la sua partita tutta nel rapporto con il pubblico…Don Giovanni è un emblema di ciò che è inaccettabile e ha una radicalità nuova nel suo personaggio ovvero quella di non recitare un ruolo ma di esserlo. Fino a che punto sono disposto a sacrificare la mia libertà individuale se va a ledere quella altrui? Quanto costa la libertà delle proprie azioni?.. Il viaggio di Don Juan è soprattutto un viaggio nell’universo femminile, il suo mondo oggetto”.
Lo spettacolo, ben oliato , fa divertire e sorprendere lo spettatore che resta affascinato dalla bravura degli attori, in primis Gabriele Russo che sa rendere ironico, cinico ,irriverente, goliardico un personaggio dalle mille sfaccettature quale appunto Don Giovanni.
La parlata esplicita, il narcisismo e l’edonismo che pervade i suoi incontri amorosi lo rendono da subito simpatico sebbene ricco di fascino e mistero. Egli non si cura delle conseguenze che le sue azioni possono avere sulle persone che incontra , primo fra tutti il fedele servitore Stan (Alfonso Postiglione) che pur deprecando la morale del suo padrone ,lo asseconda in ogni suo desiderio e gli tiene la lista delle sue conquiste.
E accanto ai due protagonisti una serie di personaggi che salgono sulla giostra della vita, una pedana girevole ideata da Roberto Crea dove ognuno si muove, balla, si agita al buio o con una luce intermittente sempre con il timore di cadere e di cedere ad un altro vizio o alla solitudine più amara.
Ed ecco Pete, Elvira,Lottie, un Vagabondo,il Padre, una Statua, Ruby, Mattie, Colm , Aiace, in un carosello di umori , espressioni , emozioni da condannare e da condividere.
La forza dello spettacolo sta proprio in questo: la vitalità dei personaggi e la consapevolezza di essere esagerati, scandalosi, riprovevoli.
Lo spettatore alle prime battute resta spiazzato e lo diventa ancora di più quando vede sul palcoscenico la pratica della fellatio e individua nei movimenti e nella postura di Don Juan un cunnilingus.
Lo spettacolo diverte e stupisce, ammalia e coinvolge.
Tutti bravissimi perché ben diretti e possessori di grandi talenti primo fra tutti Alfonso Postiglione. Il suo Stern, misurato ed accativante non scade mai nella macchietta del servitore e brilla di luce propria.
In scena tutti possono fare tutto con grande libertà, spensieratezza e leggerezza.
Don Giovanni resta fedele a se stesso anche nel quartiere più trasgressivo di Londra: Soho.
E in questo contesto prendono vita personaggi di varia umanità , tutti profondamente credibili , forse usciti dalle pagine dei social: arrivisti, falsi moralisti, escort, ambientalisti, radical chic e non. E ancora il Padre e i parenti serpenti, i Vagabondi che nonostante tutto restano fedeli alle loro convinzioni religiose, le statue che parlano ricordandoci la caducità della vita e delle sue promesse non mantenute ed infine un’Elvira che ha conosciuto per la prima volta il piacere fisico grazie a Don Juan che la sposa illibata.
Uno spettacolo da vedere e da far vedere.
Al termine della rappresentazione lunghi e calorosi applausi.
Gli attori, capitanati da Gabriele Russo hanno atteso gli spettatori nel foyer per una festa a sorpresa con scambio di auguri.