«Sono sopravvissuto per testimoniare». Sami Modiano
Il 27 gennaio si commemora la Giornata della Memoria perché in quella data del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nell’offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz rivelando al mondo il genocidio nazifascista.
Il libro “Tana libera tutti. Sami Modiano, il bambino che tornò da Auschwitz”, edito da Feltrinelli, pag.160,13 euro, racconta le vicende drammatiche di uno degli ultimi grandi testimoni della Shoah, Sami Modiano, che ha dedicato tutta la sua vita a portare nelle scuole il suo vissuto di deportato ad Auschwitz affinché i giovani sappiano l’orrore di questa triste pagina della Storia del ‘900.
Walter Veltroni con il garbo e la profondità a cui ci ha abituati, dà voce, in prima persona a Modiano ed il libro, che si rivolge in primis ai giovani, sottolinea in particolare la logica del razzismo nazista che vede negli ebrei, nei rom, negli omosessuali, nelle lesbiche, nei diversi dalla razza pura ariana, dei rifiuti da sopprimere.
Samuel Modiano, detto Sami, 90 anni compiuti lo scorso 18 luglio, nel 1944 fu internato con suo padre Jacob e sua sorella Lucia nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Perdendo la sua dignità di essere umano venne marchiato sul braccio come un capo di bestiame con il numero B7456, un numero in più rispetto a quello di suo padre. La madre Diana era già morta per una grave malattia e suo padre, a causa delle leggi razziali fasciste perse il lavoro e lo stesso Sami non poté più frequentare la scuola perché ebreo.
La permanenza nel lager ha segnato la vita di tutti i sopravvissuti ed ovviamente anche quella di Sami Modiano che per alcuni anni ha avuto difficoltà a parlare di quella triste esperienza per la paura di non essere creduto.
Il libro parla anche del viaggio intrapreso nel 2005 ad Auschwitz insieme al suo amico fraterno Piero Terracina (che con Modiano condivise la triste vita nello stesso lager, scomparso nel 2019) e Valter Veltroni che all’epoca era sindaco di Roma.
Intervistato dall’ANSA Valter Veltroni ha detto:” Per quello che gli è successo Sami Modiano avrebbe tutto il diritto di odiare ed invece è la persona più dolce, inclusiva, comprensiva che abbia mai conosciuto nella mia vita. Io gli voglio molto bene. Egli è un esempio di come si può stare al mondo con la forza di trasformare l’odio in amore”.
Il 27 gennaio prossimo, alle ore 11.00, Sami Modiano verrà intervistato da Valter Veltroni. Per partecipare all’incontro basta collegarsi a: ilsole24ore.com/giorno della memoria.