«Un libro è un ponte che costruisci a metà. L’altra metà del lavoro lo deve fare chi prende il libro in mano e questa cosa stabilisce una relazione tra chi legge e chi scrive». M.M.
Michela Murgia in Ricordatemi come vi pare- In memoria di me, Ed. Mondadori, Collana Strade Blu, pag. 322, racconta la sua vita all’editor e amico Beppe Cottafavi che si è poi fatto aiutare nella stesura del libro da Alessandro Giammei, figlio d’anima della scrittrice attivista, drammaturga, opinionista e critica letteraria venuta a mancare poco più di un anno fa, precisamente il 10 agosto 2023.
Il libro è uscito nelle librerie il 30 aprile scorso ed è il secondo postumo (l’altro è Dare la vita Ed. Rizzoli-pag.125). Ecco come ce lo presenta lo stesso Beppe Cottafavi in una sorta di prefazione. «Nella seconda settimana del luglio del 2023 ho incontrato tutti i pomeriggi, dalle 18 alle 20, Michela nella sua casa romana. Era già molto provata dalla malattia ma mi ha raccontato ciò che riteneva importante e utile far sapere della sua vita. Ne è venuto fuori un libro bizzarro che ha avuto due editor, due sotto-autori, Alessandro ed io». (pag. 9).
Come ogni biografia che si rispetti Michela Murgia, pur avvertendo i lettori che come nei romanzi le vite si leggono dalla fine, inizia a ricordare i primi anni trascorsi a Cabras con la madre e di quando insieme, in una notte oscurata dalla violenza verbale e fisica del padre, si sono rifugiate da una zia e di come questa sia diventata per lei una seconda madre e primo esempio di famiglia allargata. Poi prosegue con la descrizione di quelle che lei stessa chiama le sue dieci vite impegnandosi in vari lavori: insegnante di religione, impiegata in una centrale termoelettrica, la portinaia di notte, addetta alle vendite di aspirapolvere presso un call center ed infine la prepotente voglia di scrivere ottenendo la fiducia non solo degli editori ma soprattutto quella dei tanti lettori. E accanto alla descrizione dei momenti salienti della sua vita, la genesi delle sue opere e l’interrogarsi sul potere, il patriarcato, il femminismo, la fede, la letteratura, la famiglia allargata, i libri da leggere e quelli consigliati, l’amore per la cultura coreana e per il gruppo musicale BTS, le lezioni di sardo, la morte.
Ricordatemi come vi pare è un libro spiazzante e che costringe il lettore a meditare perché scaturito dalla viva voce di un’intellettuale lucida, appassionata, sorprendente e soprattutto non addomesticabile.
Noi di Mydreams siamo certi che tutti gli scritti di Michela Murgia contengano pensieri e riflessioni profonde con le quali la società e la politica dovranno fare a breve i conti.
Significative le ultime parole del libro: Se morissi domani ci sono centinaia di persone che potrebbero alzarsi per dire: Michela Murgia direbbe. Perché anche se non potrò dirlo, comunque l’ho detto. […] Ora posso permettermi l’egemonia del silenzio perché ho parlato per anni, moltissimo. Ora sta a noi continuare.