«Sono i ricordi a tenere intatta la materia viva di ciò che è stato, proprio dei ricordi è il potere di catturare la delicatezza di uno sguardo o la luce di un sorriso affinché restino nel tempo quello sguardo e quel sorriso». Massimo Pallottino
È nelle librerie l’ultima fatica letteraria dello scrittore lucano, classe 1962, Massimo Pallottino dal titolo L’isola dei ricordi (PeQuod Editore, pagine 74). I suoi primi tre romanzi sono stati dei gialli Io aspetto nel buio, Un rebus per uccidere, Nell’anno della sindrome di Rhee ed ora lo scrittore approda al genere mèmoir, conservando intatto lo stile di una scrittura introspettiva e coinvolgente.
Ecco come l’autore spiega la genesi del romanzo: «Questa storia comprende avvenimenti reali ed altri frutto della fantasia. Per cominciare, è vero che al termine di diverse sedute di ipnosi a cui mi sono sottoposto sotto la guida di un medico di…ho scoperto di essere stato in una vita passata il proprietario di un albergo in un’isola ionica; come è pur vero che una donna sulla cinquantina nativa dell’isola di Lefkada, che ho conosciuto nell’albergo dove ho trascorso otto mesi, mosso dalla curiosità di conoscere quella terra che mi avrebbe ospitato in una mia precedente esistenza ,alle prime luci dell’alba di un mattino d’inizio luglio ha abbandonato l’isola e con essa la sua famiglia e il suo fidanzato promesso sposo per fuggire in Italia con uno skipper di Ferrara».
Sofia, una ragazza diciottenne dell’isola di Lefkada abbandona i suoi familiari e il suo fidanzato Yannis per fuggire in Italia e sposare Lorenzo, uno skipper che vive spesso lontano da casa. Quasi per un profondo senso di colpa nei riguardi del suo ex promesso sposo chiamerà Yannis suo figlio il quale sposerà una ragazza americana trasferendosi in Canada. Il suo matrimonio con Lorenzo finisce e Sofia deciderà di fare ritorno alla sua isola per dare inizio ad una nuova vita.
Nonostante trama e scrittura lineari, il romanzo avvia la riflessione su temi di più grande respiro: il viaggio, inteso come percorso intimo di rinnovamento, la potenza dei ricordi e del passato visti come le radici di un immaginario albero le cui foglie rappresentano il futuro, la nostalgia della propria giovinezza che consente di aprirsi a nuovi incontri e a nuove prospettive di vita.
In effetti il romanzo è costruito proprio su una domanda semplice: ti ricordi? Ed è un’opera delicata, fortemente introspettiva e coinvolgente. Il lettore è messo nelle condizioni ideali per sviluppare empatia con Sofia. Chi di noi non ha ricordi della propria infanzia, del primo amore, della casa natia, dei luoghi e dei sapori appena sfiorati dal tempo? Ed ecco che le emozioni prendono il sopravvento e ci troviamo catapultati nell’isola di Lefkada con i suoi profumi e il suo mare cobalto. E la storia di Sofia diventa la nostra storia e il nostro vissuto.
Sarebbe fin troppo facile e scontato il rimando a Proust e alla sua Recherche o ad alcuni autori della corrente letteraria memorialista italiana quali Lorenzo Da Ponte, Primo Levi, Ignazio Silone (al secolo Secondo Tranquilli). Massimo Pallottino con la sua scrittura prevalentemente imbastita sui dialoghi tra i personaggi, sa rendere la memoria un luogo semplice, accessibile, condiviso.
Massimo Pallottino sarà ospite della Libreria Raffaello, Via Kerbaker 35, sabato 5 marzo 2022 alle ore 18.00. Insieme all’autore interverranno: il giornalista del Mattino Stefano Prestisimone e la scrittrice Chiara Tortorelli. Modera la giornalista Enrica Buongiorno. Letture a cura dell’attrice Ramona Tripodi.