«La nonna (Penelope) diceva che le cose più stupide le fanno le persone più intelligenti. Le persone molto intelligenti fanno errori catastrofici non nonostante la loro intelligenza,ma proprio a causa della loro intelligenza». Gianrico Carofiglio
L’ultima fatica letteraria di Gianrico Carofiglio è l’appassionante giallo dall’intrigante titolo La disciplina di Penelope, pubblicato da Mondadori, pag. 185.
La Penelope di cui si raccontano le vicende non ha niente a che vedere con la saggia moglie di Ulisse. Si tratta dell’ex Pubblico Ministero Penelope Spada che viene sollecitata a fare chiarezza sull’omicidio di Giuliana Baldi da un certo Mario Rossi, suo marito, che è stato sì assolto per insufficienza di prove ma desideroso di riabilitarsi al cospetto di sua figlia Sofia che, da grande, chiederà della madre.
In un primo momento Penelope si rifiuta di indagare ma poi si lascia convincere da un suo vecchio amico, giornalista di cronaca nera, un certo Zanardi, ad occuparsi del caso. Inizia così una caccia all’assassino in una Milano fredda e quasi inospitale tra vecchi ricordi e dialoghi serrati che porteranno ad un finale a sorpresa.
Il giallo è ricco di colpi di scena e si legge tutto d’un fiato, non solo per scoprire l’assassino ma perché affascinati dalle riflessioni della dottoressa Spada che si fa largo nell’intricata vicenda in modo lucido, professionale, attento, ricostruendo a poco a poco le fasi di un delitto apparentemente inspiegabile ed immotivato. E ciò che rende il libro degno di nota è proprio la personalità di Penelope che è una antieroina piena di contraddizioni: tende ad avere una vita e ad un’alimentazione sana eppure beve e fuma e predilige gli incontri con uomini occasionali, ostenta sicurezza per nascondere le sue fragilità, conosce perfettamente le leggi e le procedure giudiziarie eppure le aggira per cercare la verità.
Sicuramente il libro non è il capolavoro di Carofiglio ma siamo certi che incontreremo in un prossimo futuro la dottoressa Penelope Spada perché è un personaggio anticonvenzionale e con molte altre cose da dire in primis la sua fuori uscita dalla magistratura e alcune vicende sulla sua vita privata che potrebbero costituire un punto di partenza per altre storie avvincenti da raccontare.
Anche gli altri personaggi sono descritti in modo asciutto ma efficace come anche alcuni quartieri della periferia di Milano un po’ tristi ed uggiosi ma abitati da persone che non aspettano altro di essere interrogati e capiti. Insomma, se volete leggere un libro dalla scrittura fluida ed accattivante e farvi trasportare nelle vicende di un delitto descritto senza toni sensazionalistici e cruenti La disciplina di Penelope è il libro che fa per voi.
Ah, dimenticavamo: in cosa consiste la disciplina per Penelope? Lo scoprirete quasi al termine del giallo Mondadori quando vi imbatterete in un cane dal pelo corto e bianco…