Vincenzo Sarnelli alias Tony Tammaro, si è sdraiato sul lettino dello psichiatra-giornalista Ignazio Senatore e gli ha raccontato la sua vita: Io,Tony Tammaro Antidepressivo naturale (senza effetti collaterali), Ed.Graus, collana Personaggi, pag. 124, 15 euro.
Mai titolo fu più azzeccato di questo perché’ chi ascolta le canzoni di Tony Tammaro “divertenti e scacciapensieri, mai stupide e volgari, che regalano spensieratezza e buonumore lo considera un benefattore dell’umanità ” e non ha alcun bisogno di farmaci contro la depressione.
Il libro si snoda in 23 capitoletti di agevole e godibile lettura e soddisfa le curiosità dei tanti fan che seguono da anni questo artista che non ha mai rinnegato di aver iniziato la sua carriera di cantante e di intrattenitore partecipando a feste di piazza, matrimoni, battesimi e comunioni e continua ancora a farlo mantenendo un rapporto “verace” con il suo pubblico. Tony Tammaro ha una missione da compiere rivelatagli in sogno da un angelo: «Ci sono dei paesi dimenticati da Dio e dagli uomini. Vasco non ci va, Ligabue neppure. Non li puoi lasciare senza musica, tocca a te». E Tony prontamente: «Allora ci vado io».
E ha mantenuto la promessa. Si reca ovunque e dopo il concerto si intrattiene con le persone che hanno cantato e ballato con lui e si sono divertite. Anche se lo incontri per strada non si sottrae alla richiesta di un autografo o di un selfie tanto da far disperare moglie e figli che non vogliono più uscire con lui. È un artista generoso, disponibile, simpatico e umile. Ha fatto proprio un consiglio della nonna: «È meglio essere ‘a capa e ‘na alice che ‘a cora e ‘nu cefalo» ovvero, è meglio essere il numero uno di una piccola realtà che l’ultima ruota di un carro in un posto più grande. In un ambiente così competitivo come quello della musica molti artisti possono rimanere delusi e diventare “meteore” pur se hanno vinto un festival di Sanremo. Tony Tammaro ha vinto Sanscemo e non ha mai corso il rischio di essere dimenticato, è sulla cresta dell’onda con le sue canzoni umoristiche degne della grande tradizione napoletana dei Taranto e dei Carosone. Ma Tony non ha ascoltato soltanto la nonna, ha messo in pratica i consigli preziosi del compianto Mario Merola che lo esortava a non bere «pecche’ l’alcol fa sura’, tu piglie friddo e se ne scenne ‘a voce» e poi a farsi un riposino in auto tra le tappe dei concerti in modo che anche la voce si riposi.
Tony Tammaro risponde personalmente a tutti coloro che gli scrivono su facebook e le domande che gli rivolgono più spesso sono: perché questo nome d’arte? Da cosa vieni ispirato nello scrivere? Componi prima la musica e poi il testo o viceversa? Qual è la tua canzone preferita?
Noi siamo autorizzati dallo stesso Tammaro a rispondere soltanto a quest’ultima domanda. Da inguaribile ottimista il brano che preferisce è What wonderful world, portata al successo dal grande Luis Armstrong. Per saperne di più basta leggere il libro che offre un ritratto a tutto tondo dell’uomo e dell’artista.
In appendice troviamo la discografia e i testi delle sue canzoni più significative nonché una serie di fotografie in vari momenti della sua vita sia personale che artistica.
Vincenzo Sarnelli, alias Tony Tammaro è nato a Napoli nel 1961 ed è figlio di Egisto Sarnelli, elegante chansonnier “dalla voce di tufo e pietra lavica” come lo definì il grande giornalista Mimmo Luguoro.
Come accade nelle migliori famiglie, i “contrasti musicali” tra padre e figlio si fanno quasi subito sentire al punto che nel 1989, Tony decide di intraprendere senza alcun aiuto paterno la sua carriera artistica come cantante satirico-demenziale, avendo come punti di riferimento Taranto e Carosone che nel loro vasto repertorio avevano inserito brani umoristici. Le sue canzoni “tamarre” diventano da subito un cult e vengono vendute su cassette pirata alla Ferrovia, alla Pignasecca, ai Quartieri Spagnoli e proposte anche nei “pianini” che fino a qualche tempo fa attraversavano i vicoli dei rioni popolari dalla Sanità al Rione Traiano.
Al suo attivi 8 album dai titoli rivelatori:1989 Prima cassetta di musica tamarra,1991 Nu chuagnere Mari’,1992 Da granto farò il cantanto,1993 Se potrei avere te,1997 Monnezzarium,2005 The Dark Side Moonnezz, 2010 Yes I Cant, 2015 Tokio Londra Scalea.
Tony Tammaro è anche attore. Ha girato tre film: Gole ruggenti, La parrucchiera e Achille Tarallo rispettivamente diretti da Pier Francesco Pingitore, Stefano Incerti e Sergio Colabona.
Ma cosa è la ” tamarraggine” che tanto spazio ha nella produzione musicale di Tony Tammaro? Quattro titoli su tutti che ne spiegano il senso, quattro hit famosissime, accattivanti e coinvolgenti: Patrizia, Scalea, ‘O trerrote e Quelli con la panza. Ve ne suggeriamo vivamente l’ascolto qualora non lo aveste ancora fatto e capirete da soli.