Per Lello Marangio la vena umoristica non si è esaurita. La prova è il suo ultimo libro Il mercatino di Roccagioiosa dal sottotitolo prevedibile ma azzeccato, ovvero: Venghino signori, venghino. E noi lettori, trasformati per un momento venditori che allestiscono bancarelle ricche di ogni ben di Dio, urliamo con quanto fiato abbiamo nei polmoni: «Siamo qui non per vendere ma per regalare!». E Lello Marangio infatti ci regala una serie di personaggi simpatici e amabili con i quali tutti noi vorremmo intrattenerci. Primo fra tutti il Sindaco del ridente paesino di Roccagioiosa, Aldo Putignano, sempre attento ai bisogni dei suoi concittadini, onesto, lungimirante, premuroso, convinto ambientalista, insomma un buon amministratore della res pubblica come anelano da decenni le nostre città vere piene di problemi. Accanto a lui il solerte Comandante Sirico dei Vigili urbani, il Maestro Donato Palmentieri direttore della banda locale, Don Erminio Faenza che distribuisce benedizioni a pagamento e i vari commercianti che dalle ore 6.30 del mattino di ogni giovedì affollano la piazza Federico Fellini per esporre le loro mercanzie e raccontare le loro storie di varia umanità.
Passeggiando per la piazza e buttando un occhio di qua e di là, senza fretta, scorgiamo: Raffaele l’edicolante, Alfonso il venditore di palloncini, Salvatore il fruttivendolo, Ignazio l’arrotino, Agata Pappalardo che vuole venderci dolci, biscotti e caramelle di sua produzione, Giacomino che ci offre il suo baccalà norvegese con olive e sottaceti, Gabriele e suo padre Armando salumieri ambulanti, Adelmo Santillo titolare dello stand “Scarpe, Tic e Tacchi”, Pasquale venditore di materassi, Ruggero il pensionato che regala libri. E poi il bello di tutti i mercati che si rispettino: la folla. «Una moltitudine di persone che si incontra senza essersi cercata, che si saluta senza essersi mai presentati, gente che parla senza conoscersi, cammina insieme senza averlo mai fatto e poi semmai si incontra di nuovo il giovedì successivo senza essersi dato alcun appuntamento».(pag.204)
Ma da chi è costituita questa folla? Chi sono coloro che frequentano assiduamente i mercatini? E Lello Marangio ne individua ben 25 tipologie nel dodicesimo capitolo del libro, alle pagine 158,159, 160 e 161! Noi di Mydreams ve ne trascriviamo qualcuna per il gusto di sorridere insieme : «Quelli che dicono sempre sì, la taglia è giusta ma vorrei un altro colore e non riescono mai a farti capire quale. Quelle giovani mamme che vanno al mercatino con il figlio di 6 anni che frigna e non ha voglia di camminare e fa i capricci. Quelli che fanno impazzire gli ambulanti perché il prezzo è troppo alto, sempre».
Ecco, il Mercatino di Roccagioiosa è un libro allegro, divertente, ricco di personaggi e di situazioni nei quali il lettore si riconosce.
Facciamoci trasportare dalla fervida fantasia e dalla prosa scorrevole e lineare di Marangio nel mondo di Roccagioiosa. Non resteremo delusi perché abbiamo bisogno di stare insieme e di sorridere dopo tutto quello che abbiamo passato con la stramaledetta pandemia.
Lello Marangio non è un tipo che si arrangia a fare lo scrittore. Ha dato prova di esserlo con i suoi precedenti libri, editi sempre dalla Homo Scrivens . Ricordiamo: A un mio segnale scatenate l’infermo e Una lunghissima giornata di merda con i quali ha portato a casa i premi Charlot e Rufolo nonché il Premio Samadi alla Cultura.