Dall’ autore del best seller mondiale Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, diventato un film nel 2013 per la regia di Felix Herngren con Robert Gustafsson, David Wiberg, Alfred Svensson Iwar Wiklander, vi segnaliamo il secondo romanzo dal titolo Il centenario che voleva salvare il mondo (Ed. La nave di Teseo, pag.508, traduzione di Margherita Podestà Heir).
Ecco come lo scrittore Jonas Jonasson spiega ai suoi affezionati lettori la genesi di questo secondo volume che vede come personaggio principale Allan Karlsson, un arzillo vecchietto di 101 anni che ne combina di cotte e di crude in giro per il mondo: «Non era previsto alcun seguito al libro sul centenario che saltò dalla finestra e scomparve. Molti lo avrebbero voluto, non ultimo il protagonista stesso che ha continuato imperterrito a vagabondare dentro di me e a richiamare la mia attenzione quando gli faceva comodo. Ma in qualche modo è rinata in me la necessità di dire qualcosa alla mia maniera .O a quella di Allan. E così un giorno mi sono sentito chiedergli se era ancora dentro di me. Alla sua risposta affermativa gli ho detto che volevo raccontare le cose come stanno e indirettamente come dovrebbero essere pur rendendomi conto che non servirà a nulla».
Prima di riassumere per sommi capi le vicende narrate bisogna partire dal presupposto che anche l’autore Jonas Jonasson è uno scrittore fuori dal comune e con una vita avventurosa. Nato in Svezia nel 1961 ha iniziato la sua carriera come giornalista e all’indomani del crollo dell’URSS, in qualità di consulente per i media, ha lavorato con i giornalisti del blocco orientale per aiutare la transazione democratica. Si è anche occupato di programmi sportivi per la televisione svedese. In seguito ad un esaurimento nervoso si è recato in Svizzera divorziando dalla moglie indonesiana. Ritornato in Svezia pubblica il suo primo romanzo che diventa un fenomeno letterario mondiale e venduto in oltre trenta Paesi. Il protagonista è Allan Karlsson uno scoppiettante vecchietto centenario dalla battuta pronta e tagliente, un incrocio tra Mr. Bean e Forrest Gump come lo ha ben definito Cristina Taglietti del Corriere della Sera.
In questo secondo romanzo Allan si accompagna al sessantenne Julius Jonsson coltivatore di asparagi e ladro gentiluomo. Entrambi iniziano una straordinaria avventura per il mondo che ha dell’incredibile.
Da Bali fuggono su una mongolfiera che va in avaria. Vengono tratti in salvo da una nave della Corea del Nord e portati al cospetto del Leadet Supremo KimJong-un riuscendo a sottrargli dell’ uranio radioattivo. Riescono a fuggire con dei passaporti diplomatici falsificati e riparano negli Stati Uniti dove incontrano Donal Trump durante una partita a golf. Consegnano l’urano all’ambasciatore tedesco all’Onu e rientrati in Svezia diventano soci in affari con una certa Sabine Jonsson proprietaria di un supermarket e titolare di un ufficio di pompe funebri. Riescono a salvarsi da un attacco terroristico e partono per l’Africa dove Sabine ,la cui madre era una sorta di medium, si spaccia per santona.
Al termine del romanzo Allan riesce a trafugare un nuovo carico di uranio che consegna personalmente alla cancelliera Angela Merkel salvando il mondo e Julius corona il suo sogno di coltivare asparagi in modo onesto e laborioso.
Il romanzo è ben scritto e la particolarità di mischiare personaggi di fantasia a personaggi reali lo rende particolarmente originale ed accattivante.
I dialoghi tra i personaggi sono serrati e spesso esilaranti, in particolar modo quelli riguardanti i potenti della Terra tra loro e quelli con noi comuni mortali.
Il mix di situazioni surreali e grottesche rimandano ad una profonda conoscenza geopolitica dei luoghi che fanno da sfondo alle vicende narrate.
Umorismo e leggerezza sono le parole chiave de Il centenario che voleva salvare il mondo.
Speriamo che anche questo secondo romanzo abbia una versione cinematografica possibilmente con lo stesso regista e gli stessi attori perché si sa, anche in Svezia, che: “Squadra che vince non si cambia”.