Azami, primo romanzo di una nuova pentalogia della scrittrice giapponese Aki Shimazaki, racconta le vicende di una famiglia come tante, dipingendo sentimenti intimi e rapporti lacerati, vissuti spesso nell’ombra e nella falsità. Il libro edito dalla Feltrinelli e tradotto dal francese da Cinzia Poli è di appena 138 pagine , dense e poetiche.
Nella lingua giapponese il termine azami si traduce in cardo, i cui fiori violacei e pieni di spine sono il simbolo dell’indipendenza e della bellezza.
Protagonista del romanzo è Mitsuo Kawano, un giovane trentaseienne sposato con Atsuko, redattore di una rivista di attualità. La coppia, dopo la nascita di due figli, non ha più rapporti sessuali (sexless) e Mitsuo frequenta locali a luci rosse .
Un giorno incontra per caso un suo compagno delle elementari, Goro Kida ,diventato presidente dell’azienda di famiglia che lo invita a trascorrere una serata in un lussuoso ed esclusivo club. Lì incontra ,come entreneuse, Mitsuko, un’altra ex compagna di classe e suo primo amore alla quale nel suo diario segreto ha dato il soprannome di Azami per la sua incomparabile bellezza. I ricordi riaffiorano alla memoria e tra i due sboccia una relazione destinata ad incrinarsi a causa di Goro. Il finale a sorpresa rende il romanzo intrigante ed accattivante.
La scrittura elegante ed evocativa di Aki Shimazari affiora in tutte le pagine. I fiori di cardo accompagnano tutti gli struggenti ricordi di Mitsuo a partire dalla ninnananna che gli cantava la nonna: « Anche stasera il tuo cuscino è bagnato di lacrime. Chi sogni? Vieni, vieni a me. Mi chiamo Azami. Sono il fiore che culla la notte. Piangi, piangi fra le mie braccia. L’alba è ancora lontana…». (pag.10)
La radice dei nomi dei due protagonisti Mitsuo e Mitsuko (mitsu= kanji) rimanda al concetto di bambini soddisfatti .Entrambi non lo sono ed attraverso i loro dialoghi si può comprendere il loro dolore e quel senso di colpa che tesse le loro vite.
Per la prima volta, in uno dei suoi romanzi Aki Shimazaki si schiera apertamente contro la pratica del sexless e del miai , ovvero l’incontro combinato in vista di un matrimonio. Noi occidentali non sospettavamo che tali pratiche fossero tollerate in un Paese progredito e avanzato come il Giappone.
Il romanzo si legge tutto d’un fiato ed è un libro che attira in particolare coloro che sono dediti all’introspezione e che credono nelle coincidenze della vita e nella forza e nel mistero della simbologia.
Aki Shimazari è nata a Gifu, in Giappone nel 1954 ma vive a Montrèal, in Canada, dal 1991. È autrice della pentalogia Il peso dei segreti (Feltrinelli 2016) e di un secondo ciclo composto da 5 romanzi intitolato Nel cuore di Yamato (Feltrinelli 2020). Tra i suoi scrittori di riferimento segnaliamo: Marguerite Duras, Osamu Dazai e Agota Kristòf.
I suoi libri sono tradotti in giapponese, inglese, serbo, tedesco, russo, ungherese, italiano.