Terminata l’epoca dei commenti alla Divina Commedia di critici letterari del valore di Natalino Sapegno,dobbiamo accontentarci di quelli di un valido giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo che in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri ha pubblicato per Mondadori, nella Collana Strade Blu, il libro A riveder le stelle-Dante il poeta che inventò l’Italia, pag.278, 18 euro.
La sua tesi condensata nella quarta di copertina è la seguente: «L’Italia ha questo di straordinario, rispetto alle altre nazioni. Non è nata dalla politica o dalla guerra. È nata dalla cultura e dalla bellezza. È nata da Dante e dagli scrittori venuti dopo di lui».
Indubbiamente un fondo di verità c’è in questa affermazione. Se prendiamo un qualsiasi compendio di Storia della letteratura italiana vi leggiamo che le opera di Dante, Petrarca e Boccaccio sono state basilari all’unità del nostro Paese dal punto di vista linguistico. Sebbene con sfumature diverse i tre scrittori citati hanno dato dignità alla lingua volgare in contrapposizione al latino parlato dalle classi colte e sappiamo che il parlare una lingua comune definisce il concetto di nazione. Tuttavia ciò non basta a cancellare le lotte intestine, le rivalità, i campanilismi che hanno sempre minato la nostra unità nazionale fino ai giorni nostri. E poi c’è un altro problema costituito dal fatto di voler rendere troppo attuale il pensiero di Dante che, non dimentichiamolo, ha una visione medioevale della politica, dell’arte, della religione, della cultura in generale. E inoltre, il voler racchiudere il suo pensiero nella sola cantica dell’Inferno significa sminuirne la forza e la profondità. Detto questo, il libro ha un grandissimo e non trascurabile pregio ovvero quello di far avvicinare tutti, ma proprio tutti, alla lettura della Divina Commedia, seppure limitatamente al solo Inferno.
Aldo Cazzullo da ottimo giornalista e scrittore (suoi sono i best sellers: La guerra dei nostri nonni.1915-1918 -Storie di uomini, donne e famiglie, Possa il mio sangue servire. Uomini e donne della Resistenza, Le donne erediteranno la terra. Il nostro sarà il secolo del sorpasso) prende per mano il lettore e svolge la funzione che fu di Virgilio per Dante: una guida sicura ed autorevole nel viaggio attraverso il primo dei tre regni dell’oltretomba.
Chi di noi non è mai stato sfiorato dalla curiosità di sapere cosa ci spetta dopo la morte? Ebbene Dante Alighieri offre questa opportunità anche ai non credenti perché nella Commedia che Giovanni Boccaccio definì divina durante le tante letture di divulgazione, esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere alle sventure, alle guerre, alle persecuzioni, alle calamità fino a riveder le stelle.
Aldo Cazzullo, nei ventisette capitoli che costituiscono il libro, ci racconta gli incontri che Dante ha avuto nell’ Inferno ed ogni personaggio rappresenta l’archetipo di un’umanità che soffre al di là della possibilità di ricongiungersi con Dio, suo Creatore e Padre. Troviamo gli ignavi, i golosi, i ladri, i traditori, gli sfruttatori, i sodomiti, gli usurai e per ognuno di essi proviamo la pietas virgiliana perché consapevoli delle loro fragilità che sono le nostre. Lo scrittore si affanna a raccontare le vicende di tali personaggi trovando spesso un rapporto con il presente attraverso similitudini a dir poco azzardate. E così, accanto ai personaggi che Dante ha ritenuto opportuno condannare all’ Inferno ne vediamo altri di diversa natura, non condannati alle pene ma funzionali a descrivere gli episodi danteschi: Lucio Dalla, Francesco Guccini, Madame Bovary, Ferdinando Pessoa, Stephen King per citarne solo alcuni e persino tragedie che hanno segnato la storia del nostro Paese quali il disastro del Vajont verificatosi la sera del 9 ottobre del 1963. In questa ridda di personaggi ed avvenimenti il lettore si perde ma ecco che viene in nostro soccorso lo stesso Dante e la missione salvifica della donna, creatura mirabile che eleva l’uomo a Dio e a riveder le stelle come affermava lo stilnovismo, corrente letteraria alla quale apparteneva il Grande fiorentino.
Lo scrittore ci porta anche a visitare i luoghi nei quali i personaggi danteschi hanno vissuto: Venezia, Mantova, Genova, Roma e l’amata Firenze sempre in rivalità con le altre città toscane.
Lo stile di Aldo Cazzullo è fluido, chiaro, coinvolgente.
Noi di Mydreams vi consigliamo la lettura di altri volumi sulla figura di Dante Alighieri, consultati anche dall’autore: Dante: una vita in esilio di Chiara Mercuri Ed. Laterza, L’Italia di Dante. Il Paese della Commedia di Giulio Ferroni Ed. La nave di Teseo, Dante Divina Commedia Inferno di Anna Maria Chiavacci Leonardi Ed. Oscar Mondadori e Dante di Alessandro Barbero Ed. Laterza, una biografia accurata del Sommo Poeta uscita proprio in occasione dei 700 anni dalla sua morte.