É finalmente nelle sale il tanto atteso film di James Mangold dal titolo A Complete Unknown dedicato ad una leggenda della musica e alle sue intramontabili canzoni, al menestrello del folk, all’unico musicista ad aver vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 2016 per “aver creato una nuova poetica espressiva all’interno della grande tradizione canora americana”: Bob Dylan.
Il film, ispirato dal libro Il giorno che Bob Dylan prese la chitarra elettrica di Elijah Wald, ripubblicato in occasione dell’uscita del film da Vallardi, narra gli esordi di Robert Allen Zimmerman. Nel 1961 arriva a New York dal Minnesota dove è nato, portando con sé una chitarra, la voglia di avventura nel suo sguardo maliconico e tagliente, il sogno americano di chi è consapevole di avere una grande talento da affinare e donare a chi vorrà ascoltarlo. Il film si concentra sulla sua figura fino al 1965 anno in cui Dylan abbandonerà il folk per diventare l’eroe di una rivoluzione musicale specchio di quella storica e sociale, foriera del ’68. E quale mitico attore veste i panni di Bob? Timothèe Chalamet candidato all’Oscar quale migliore attore protagonista che canta anche alla perfezione capolavori composti in quel periodo: Mr. Tambourine Man, Blowin’in the Wind, The Times They Are a-Changin, Like a Rolling Stones. Accanto a Chalamet una serie di attori che vestono i panni di coloro che furono legati a Bob da un’amicizia speciale. Vissuti dal protagonista come punti di riferimento non solo musicali ma di vita riportano sullo schermo il sapore e gli umori di un’America così diversa da quella attuale quando anche la musica era impegnata contro la guerra nel Vietnam e le ingiustizie sociali in un periodo storico funestato dall’ assassinio a Dallas del Presidente Kennedy e dall’invasione di un gruppo di esuli cubani anticastristi nella Baia dei Porci messa a punto dalla CIA. Il primo è Woody Guthrie( Scoot McNairy) precursore delle canzoni di protesta che Bob appena giunge a New York va a trovare in ospedale perché affetto dal morbo di Hungtington, Pete Seeger (Edward Norton) grande cantante folk, Johnny Cash (Boyd Holbrook) soprannominato The Man Black per la scelta del suo vestiario ed esperto chitarrista, il manager Albert Grossman (Dan Fogler) e le due donne di Bob in competizione tra loro ossia Joan Baez (Monica Barbaro) e Sylvie Russo ovvero Suze Rotolo( Elle Fanning). (La richiesta che il vero nome dell’ex fidanzata non fosse utilizzato nel film pare che sia stata fatta dallo stesso Bob Dylan al regista James Mangold).
Timothèe Chalamet è perfetto nel ruolo di Bob Dylan. Dalla prima inquadratura lo spettatore resta sorpreso di come abbia saputo catturarne movenze, sguardi, voce. Chalamet non veste i panni di Dylan è Bob Dylan in un crescendo rossiniano di bravura. Restituisce allo spettatore la personalità di un grande artista che sa vivere il suo tempo senza ripensamenti rinnovando una musica che pochi avrebbero avuto il potere e la sfacciataggine di cambiare. I suoi tic, le sue manie, la spigolosità del suo carattere e quella ritrosia verso il pubblico sono colte appieno grazie alla sapiente regia e al profondo affiatamento del cast.
Timothèe Chalamet sarà premiato con l’Oscar? The answer,my friend, is blowin’in the wind, lo stesso vento che ha lambito le colline di Hollywood incendiando Los Angeles.