Presentata nella sede della Regione Campania di Santa Lucia l’edizione 2013 del Ravello Festival che quest’anno passa dal tema delle Memorie dell’anno scorso alla visione di un roseo domani come ci ha tenuto a sottolineare sia il sindaco Paolo Vuilleumier che il Presidente della Fondazione Ravello Renato Brunetta ormai campano d’azione perchè cittadino onorario della città amalfitana.
Quest’anno il festival avrà tante celebrazioni da svolgere: il doppio bicentenario Wagner/Verdi, quello ancora più antico di Boccaccio e quello più recente di Rudolf Nureyev, ma su tutti spiccherà la dedica dell’intero festival all’architetto brasiliano Oscar Niemeyer che con la costruzione dell’auditorium, sede esclusiva degli spettacoli del Ravello 12, tentativo ben riuscito di prolungamento del festival in tutti i mesi dell’anno, ha portato il territorio nella modernità.
Significativo il momento della firma fra i due presidenti Brunetta e Caldoro del protocollo d’intesa che accorpa in una gestione unica i tre principali contenitori pubblici esistenti a Ravello e sedi di svolgimento dell’intera kermesse: Villa Rufolo, Villa Episcopio, Auditorium Oscar Niemeyer, dando vita ad una serie di sinergie con altre istituzioni pubbliche locali, ma sopratutto con soggetti privati che hanno fatto rete sul territorio con la fondazione di un consorzio che accorpa 70 imprese locali.
Ed è la sempre maggiore integrazione fra finanziamenti pubblici europei, sponsor privati ed incassi a rendere il festival una corazzata fra le eccellenze campane. I numeri di ricettività in crescendo (solo in Villa Rufolo 300.000 frequentatori l’anno) e il recupero all’80% dei costi degli spettacoli dallo sbigliettamento, rendono la kermesse un volano di sviluppo economico e culturale dell’intera regione Campania. Gli spettacoli più innovativi e sovversivi: il 5 luglio la compagnia Dada Masilo’s Swan Lake propone il Lago dei cigni in una versione tutta maschile grazie ad una geniale coreografa sudafricana e lo spettacolo del 12 agosto degli Oblivion, kliccatissimi in rete, con una versione davvero originale dell’Othello (l’H è muta) che miscela Verdi, Wagner e tanta musica (poco) seria. Tra le donne del festival un’inedita Fiorella Mannoia il 6 settembre in acustica con i Solis String Quartet, Tosca il 31 agosto in Silenzio Cantatore omaggio a Roberto Murolo con il coro Audi, il 7 agosto Sarah Jane Morris con brani di Bob Dylan, Tracy Chapman e altri. Grande danza il 30 luglio nel Galà Nureyev con le étoile e i primi ballerini del Teatro alla Scala, del New York City Ballet, dell’Opera di Vienna e tante altre celebri compagnie internazionali. Il 9 agosto una serata condotta da Pippo Baudo con l’esibizione della Bruno Biriaco Big Band che accompagnerà Christian De Sica in versione chanteur. In tutto circa una quarantina di eventi principali e altrettanti secondari con la promessa del direttore Stefano Valanzuolo di incrementare il programma in corso d’opera, anticipando già la serata dedicata alla grande moda l’8 agosto dal tittolo ancora top secret. L’ appuntamento consueto sotto le stelle del 10 agosto con l’ormai noto Concerto all’alba affidato alla’Orchestra filarmonica Salernitana con musiche di Mozart, Beethoven, Weber, Verdi. Ed è proprio con l’immagine dell’alba che da sola racchiude il senso del Domani che si è congedato il team del Ravello festival. Un domani che vuol dire giovani (attraverso i progetti delle summer school avviate da tempo), che vuol dire progettualità sempre in divenire, che vuol dire futuro, un punto di partenza positivo per qualsiasi avventura, ancor più necessario dato il momento storico attuale.
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