Il sole alle finestre è il titolo dell’EP d’esordio di Raffaele Renda, disponibile su tutte le piattaforme di streaming e in formato fisico negli store, per Isola degli artisti/ Artist First. Il sole alle finestre comprende sette tracce in cui Renda fonde diversi linguaggi musicali, generando uno suo stile personale nel mondo del pop. Il brano che dà il titolo al disco Il sole alle finestre è una ballad introspettiva ed intimista. Nell’album si contraddistinguono sonorità dark e urban pop, come in Rehab, sfumature reggae e al beat reggaeton, come in Focu Meu, brano dedicato alla sua terra d’origine, la Calabria. Il disco si chiude con Oro, l’ultimo cover della celebre canzone di Mango.
Hai scelto Oro. Mango è un artista a cui tieni in modo particolare e che senti nelle tue corde?
«Ci tenevo ad inserire questo brano. Mango è un artista che mi ha regalato e dal quale ho appreso tanto. Lo ascoltavo sin da bambino con i miei genitori ed assimilavo. Ho inserito Oro perché volevo rendergli omaggio. Penso che artisti come lui non ce ne siano più».
In Focu Meu parli del legame forte con la tua terra, la Calabria.
«Il brano nasce da una sensazione di chiusura. L’ho scritto in un momento di rabbia. Siamo noi che scriviamo la storia e se si sono verificati episodi in passato che legano la Calabria a stereotipi, noi giovani possiamo cambiare la situazione, rimboccandoci le maniche. Sono partito da Lamezia Terme una città abbastanza grande inseguendo il mio sogno con umiltà e con i piedi per terra. Sto raccogliendo i frutti dopo aver seminato tanto. E sono orgoglioso della mia provenienza».
Il disco contiene l’inedito Rehab. Come nasce e quale messaggio intendi lasciare?
«È il brano che si distingue per lo stile e il linguaggio, che parla di libertà, di eliminare i rapporti tossici della vita, sia in amore che in amicizia, un brano fresco, ballabile, dal sound internazionale. Mi sono lasciato influenzare da artisti come Rihanna, Beyoncé, Mahmood».
La musica degli artisti del passato quanto incide nel tuo modo di fare musica?
«Ho studiato dal punto di vista tecnico Stevie Wonder, Prince e lo stesso Mango dai quali ho attinto».
Nella canzone 7 vite canti: “mi servirebbero sette vite per capirne una sola”.
«Sono un tipo paranoico, faccio mille problemi. Non sono istintivo e prima di fare qualcosa ci penso e spesso cado. Quindi, per questo, mi è piaciuto fare il paragone con le sette vite di un gatto. Mi servirebbe cioè sbagliare tante volte, per poi intraprendere la strada giusta».
Come nasce la canzone Tasto Reset ?
«È nata di getto dopo una relazione finita. Avevo voglia di dimenticare e di staccarmi da ogni pensiero, volevo stare solo con me stesso. Cercavo questo tasto reset per cancellare i momenti tristi che si vivono in una vita di coppia».
Come hai deciso di partecipare ad Amici?
«Lo guardavo sin da bambino dal divano di casa mia. Era un mio sogno nel cassetto ed ero sicuro che prima o poi avrei partecipato».
Come hai vissuto gli ultimi giorni di Amici e quelli del tuo debutto discografico?
«È stato difficile. Siamo stati rinchiusi per sei mesi per vivere questo esperimento sociale ed è stato bello ritornare alla realtà. Mi sono messo al lavoro. Sto vivendo di musica ogni giorno, sono soddisfatto e felice».
A livello personale cosa ti ha lasciato la partecipazione ad Amici?
«Mi ha fatto crescere personalmente. È stato fondamentale il contatto con gli altri ragazzi, confrontarsi con modi di vedere la musica differenti mi ha arricchito. Sono cresciuto, mi sento più responsabile e più consapevole di quello che faccio, della strada che intendo percorrere».
Che tipo di rapporto hai con i social?
«Credo che i social siano fondamentali per il rapporto con il pubblico. L’unico difetto è rappresentato dagli haters. Uso i social per rispondere ai miei fan, divulgo il necessario per quanto riguarda la mia vita privata».
C’è un genere musicale che vorresti sperimentare?
«Ascolto tanta musica hip hop, anche se penso che la mia vocalità e il mio modo di cantare non si presti a questo genere. In Rehab, però, ho miscelato il pop con il rap e sono riuscito a traslarlo in qualcosa di mio. Adoro sperimentare, ovviamente nelle mie vene scorre l’R&B e il pop».
Quali progetti vorresti realizzare per il futuro?
«Vorrei partecipare a Sanremo».