Il primo giugno è uscito Quello che so di lei, il nuovo film di Martin Provost (che trionfò con il film basato sulla vita della pittrice francese Séraphine de Senlis – Séraphine ai Premi César del 2009 con ben sette riconoscimenti tra cui miglior film e miglior attrice) che segna il ritorno della splendida Catherine Deneuve.
Non che la diva non abbia lavorato, l’ultimo film risale al 2015 e la sua filmografia dal 1956 ad oggi è praticamente ininterrotta. Un’attrice prolifica, bellissima e poeticamente brava. In questo film è affiancata dall’altrettanto brava Catherine Frot. Due ruoli di donne forti e coraggiose che si incontrano nuovamente dopo trent’anni. La Deneuve è Béatrice, solare, energica, a tratti fintamente superficiale mentre la Frot è la compassata ostetrica (il titolo originale è, appunto, Sage Femme) Claire. Béatrice ha avuto una relazione con il padre di Claire anni or sono ma è a quella relazione e a quella figlia acquisita che ritorna quando ha bisogno. Questo incontro tra anime porterà a sciogliere non pochi nodi e a fare chiarezza su due esistenze che avevano bisogno una di riaprirsi alla vita e l’altra di chiudersi. Due fiori di uno stesso splendido ramo.
Un film davvero bello, molto intenso e molto in parte che si regge su un’ottima sceneggiatura e su due performance attoriali strepitose. Qui i superlativi sono d’obbligo, assolutamente da vedere.