Luciano Saltarelli con “Quel gran pezzo della Desdemona – tragedia sexy all’ italiana” è in scena al teatro Bellini fino al 3 dicembre; liberamente ispirata all’”Otello“ di Shakespeare e al film ”Quel gran pezzo dell’Ubalda” di Mariano Laurenti del ’72 , un classico dell’erotismo trash di grande successo con Edwige Fenech e Pippo Franco.
Il Moro (Luca Sangiovanni), emigrato dal Sud a Milano, lavora come operaio nella fabbrica di manichini del Brambilla (Luciano Saltarelli), dal quale riceve una promozione a caporeparto per aver salvato la sua fabbrica da un incendio, anche se nel farlo per lo shock ha perso la voce. Desdemona (Rebecca Furfaro), avvenente figlia del Brambilla, si innamora del Moro, scatenando così l’invidia di Iago (Luciano Saltarelli) e di Cassiolo (Giampiero Schiano). Iago, silurato dal capo che gli ha preferito il Moro, strumentalizza la stupidità di Cassiolo, che desidera ardentemente Desdemona, per raggiungere i suoi loschi fini.
Guardando oltre l’evidente banalità del male che anima i personaggi, il messaggio che ci arriva è quello di non prendere troppo sul serio le vicissitudini della vita, perché alla fine siamo solo burattini nelle mani “di un Dio crudele” che si diverte a muovere i fili portandoci irrimediabilmente verso l’ultimo inevitabile baratro finale. Lo spettacolo è un inedito divertissement tutto giocato sul filo dell’ironia e della esagerazione, che in maniera provocatoria demolisce i miti dell’amore-materno, e amore-gelosia-possesso. I personaggi, molto ben caratterizzati, sono clownesche caricature con la lacrima sul ciglio, sempre pronti allo sberleffo: la segretaria tuttofare (Giovanna Giuliani), Jago marito frustrato e sottomesso alla moglie mascolina e castrante, Cassiolo dongiovanni seriale e poco furbo ,la mamma chioccia (Luciano Saltarelli), martire e predatrice, che dal figlio pretende amore e rispetto incondizionati, Desdemona sexy e svampita, la prostituta dal cuore buono (Giovanna Giuliani), che aspira al riscatto sociale attraverso un buon matrimonio, Otello (Luca Sangiovanni) grande e ingenuo.
Indovinate le scene e i costumi di Lino Fiorito che insieme alle luci di Pasquale Mari e alle musiche di Federico Odling rendono la rappresentazione molto cinematografica, che si snoda veloce come un fumetto tra battute e passaggi indovinati.
”Quel gran pezzo della Desdemona”è una divertente parodia di 1h e 15 da vedere assolutamente.