Quei colori è il titolo del disco della band siciliana Karbonica. Un lavoro musicale dal timbro rock. Dieci brani in cui il contenuto di impatto sociale, si muove sull’onda dei suoni moderni, dove incontriamo onde tipicamente pop, hard rock ed alternative. Loro sono Riccardo Trovato (voce, chitarra e acustica), Harry Found (batteria e percussioni), Giuseppe Puglisi (basso e cori), Marco Miceli (chitarra e cori), Orazio Basile (chitarra). Insieme formano i Karbonica, un gruppo che ha esordito nel 2012 con il primo extended play, “Live in Studio”. Da quel momento la band ha iniziato a girare esibendosi nei più disparati contesti, fino a giungere alla finale di Rock Targato Italia. Nel 2014 la loro carriera cresce con l’uscita del singolo “Quel bisogno che”, che raggiunge il 48° posto della Indie Music Like del MEI, ricevendo la recensione della rivista nazionale MarieClaire. Nel 2016 sono stati scelti dai Litfiba tra le 16 band che collaboreranno alla registrazione della compilation celebrativa del trentennale di 17 RE, prodotta appunto dai Litfiba.
Oggi la band lancia Quei colori, un disco formato da dieci brani che tra chitarre e sovrapposizioni elettroniche, racconta in musica il disagio economico, politico e sociale, di un Italia contaminata da ricadute e profonde problematiche. “E se ci fosse un Dio si accorgerebbe che c’è chi gioca a fare l’io e decide lui per te”, in chiave impetuosamente rock,
L’inganno descrive il ricatto sociale quotidiano. In Pezzo d’Africa c’è una lettura storica, del rapporto tra il territorio italiano e quello africano. Un grido di ribellione è Lei è musica, un brano che denuncia la poca attenzione che si rivolge alla musica, in un contesto rapito dai talk show e della televisione. Il rock canta l’amore in Quel bisogno che, una dedica interpretata con decisione e suonata con grinta strumentale. Quei colori è la traccia titolo dell’album, un brano alternative rock che svela l’anima sanguigna dei Karbonica. Chitarre e percussioni corrono veloci in La tua Rivoluzione, una chiara denuncia al sistema politico italiano. Scappo via è inondata dai toni del rammarico e della sofferenza sentimentale. Un’esplosione interiore che non conosce interruzioni. Trova spazio un contenuto autobiografico, con La tua città, un pezzo che Riccardo, voce dei Karbonica, ha scritto, dedicandola ad un amico prematuramente scomparso. Ancora denuncia sociale e politica nel brano Ti racconterò. Un grido di ribellione di fronte ad un assetto che sta divorando la dignità di una generazione in continua confusione. Suoni hard rock catalizzano l’attenzione all’ascolto di Libera, il brano di chiusura di Quei colori, un pezzo di positività penetrante.