Daniel Extremo è un ragazzo umile e generoso che si sta facendo conoscere al grande pubblico con la sua musica e la sua perseveranza. Utilizza molto il web per sponsorizzare la sua immagine, coreografie di hit del momento, locali, palestre e una grinta da vendere per questo ragazzo classe 1990. Ne sentiremo sicuramente parlare.
Chi è Daniel Extremo? Quando è nato il tuo personaggio?
«Daniel Extremo è un ragazzo nato a Roma il 9 agosto del 1990. Ho creato questo personaggio che ormai esiste dall’ anno 2013, da quando ho iniziato a intraprendere questa carriera».
A quanti anni hai iniziato a danzare?
«Ho iniziato a ballare da piccolissimo con i primi passi della “Macarena” appena subentrata in Italia con i VHS».
Come si sta evolvendo la tua musica, e che strada credi stia seguendo il mercato attuale?
«Crescendo mi sono lanciato nel campo della break dance dove ho studiato da autodidatta, fino a quando non ho trovato il modo di studiare su me stesso. Tutto ciò che faccio ora riguarda la musica latina».
Ormai a Roma ti conoscono tutti, sei richiestissimo sia nei locali che nelle palestre come istruttore? Cosa ti manca ancora?
«Diciamo che il lavoro sta andando bene per quanto riguarda le palestre. Mi manca viaggiare di più e portare la mia classe e la mia professione in più posti sia in Italia che all’estero. Ho già avuto precedenti esperienze all’ estero ma non mi basta e farò di tutto per conquistare altri successi, anche fuori dall’ Italia».
Quanto credi sia importante l’utilizzo dei social per la propria immagine?
«Per quanto riguarda i social mi ritengo fortunato ad essere nato in un’epoca moderna, innovativa sotto questo punto di vista. Ovviamente i social ci danno una grande mano a livello di visibilità e pubblicità. Fino a poco tempo fa questo non era possibile ed “emergere” era più difficile».
Progetti futuri?
«Progetti futuri come dicevo prima e mi riallaccio, vorrei viaggiare tanto all’ estero e sperimentare tutte le cose belle di questo lavoro».
Cosa consigli a chi muove i primi passi in questo mondo?
«Per chi muove i primi passi direi quello che dico a me stesso tutti i giorni, ossia di non mollare mai, di studiare sempre e di non montarsi mai la testa. Di sicuro l’umiltà oggi non è da tutti e restare con i piedi per terra, a mio avviso, da una marcia in più».