On Tv è l’album d’esordio dei Motelnoire. La band milanese si è formata nel 1999, a seguito dell’incontro del chitarrista Domenico “Nik” Castaldi, il cantante Christian “Kris” Del Giudice ed Enrico “Enrik” Tantussi. Oggi lanciano un disco dalle sonorità rock, avvolte da un’aura “noir” che ricorda una stanza abbandonata in un motel sperduto. Anticipato dalla rotazione radiofonica del singolo Welcome to my life, l’Ep (Sony Music Entertainment) è un prodotto di inediti. Il risultato di un’intensa attività che la band ha diviso con performance di interessante crescita, che li ha visti dividere il palco con artisti di fama internazionale (tra cui Lacuna Coil Rezophonic, Modena City Ramblers e molti altri) e collaborare con Gary Willis, Alex Meadows, Nathan East e Federico Zampaglione. Abbiamo voluto conoscere la natura ispiratrice di On Tv, attraverso una piacevole chiacchierata con la band.
On Tv è un disco dai temi attuali che riprende le sonorità del grande rock italiano completandole con un’aura noir. Cosa rappresenta per voi questo progetto?
«Per noi è come se fosse un diario delle nostre esperienze e dei nostri pensieri. On Tv è totalmente la rappresentazione dei nostri pensieri in questi anni di lavoro e di raccolta di idee. Scrivere questo disco, ha voluto dire lasciarsi completamente e lasciare che i pensieri fluissero direttamente, sul plettro e sulla penna».
Quando è nata l’idea di realizzare On Tv e cosa o chi influenza il vostro “mood” nella fase di scrittura? «Non c’è stata una vera e propria decisione. On Tv è frutto di tanto tempo passato a raccogliere idee, ad un certo punto era lì, pronto. Il nostro mood è influenzato da quello che ci circonda e dagli avvenimenti dei nostri giorni. È evidente che queste influenze non ci rendano del tutto felici, ma ci facciano percepire la necessità di protestare e dire la nostra».
Come nasce il titolo del disco?
«L’album è la telecronaca di ciò che sta succedendo, un telegiornale non influenzato da “forze maggiori” e che parla degli avvenimenti nel modo più spontaneo possibile, senza coprirsi gli occhi e tapparsi le orecchie, tantomeno tapparsi la bocca!»
Attualmente è in rotazione radiofonica il singolo Welcome to my life, il cui video sembra essere molto apprezzato sul web. Vi aspettavate questi risultati quando avete programmato la realizzazione dell’intero lavoro?
«Sai, c’è un valore molto importante che oggi viene snobbato e quasi ci spaventa… che è lo stupore. Non siamo più propensi allo stupore, farci cogliere da dei sentimenti sconosciuti quasi ci spaventa. Noi non ci siamo fatti aspettative, abbiamo fatto quello che volevamo come lo volevamo… lo stupore ci ha sopresi positivamente perché vedevamo che la nostra musica era apprezzata e ascoltata… nulla di più bello!»
Diverse le collaborazioni con artisti di fama nazionale e internazionale come Gary Wallis e Alex Meadows, Nathan East, Federico Zampaglione, Rezophonic e molti altri. Quale tra i tanti ha lasciato un’impronta significativa nella vostra carriera?
«A loro modo tutti lasciano un segno indelebile. Ognuno di loro ha contribuito a rendere On Tv quello che è. Dunque se non ci fosse stato, non sarebbe stato lo stesso».
Quali sono gli obiettivi e i progetti futuri?
«Sicuramente registrare nuovi dischi, creare nuova musica e girare più possibile sui palchi di tutta Italia e del mondo».
Dal 1999 ad oggi com’è cambiata la band?
«Tutto cambia, tutto si evolve continuamente, ma l’importante è che ne rimanga l’anima. I Motelnoire sono cambiati, si sono evoluti, ma hanno mantenuto nel tempo la stessa anima disgraziata e sfrontata, senza mai perdere la voglia di sognare».
Cosa significa per voi “vivere un sogno”?
«Vivere un sogno è quello che stiamo facendo. Svegliarsi e sapere che andrai in studio a registrare, che partirai con i ragazzi col furgone per andare a suonare dall’altra parte dell’Italia, conoscere sempre più gente, trovare messaggi di gente che apprezza quello che facciamo. Un sogno bellissimo che continuiamo a vivere con gioia».