Finalmente la post produzione è terminata e il corto Storia di un attimo, prodotto dall’Associazione senza scopo di lucro, “Orfani della vita”, nata dal felice incontro dell’attore Vincenzo Soriano, che ha alle spalle una delicata vicenda personale di bambino abbandonato ed adottato, con la cantautrice D’Aria, la quale, affascinata e commossa dalle vicende di Soriano, ha realizzato un brano che racconta la sua vita difficile e travagliata. I due hanno deciso di unire la vita professionale e quella privata e di dedicarsi, parallelamente, ad impegni artistici e sociali. Il corto, “Storia di un attimo”, è stato ambientato nell’Istituto Penitenziale Minorile di Airola (Bn) e vede come protagonisti proprio i giovani detenuti sotto l’attenta guida di Vincenzo Soriano e D’Aria. Il filo conduttore è rappresentato dalle loro storie, un’occasione di riscatto sociale che possa essere anche una speranza per tutti loro. La storia, scritta da Antonella D’Agostino e Nevio Russo e diretta dalla stessa D’Agostino e Vincenzo Soriano, prende spunto dalla singolare vita di Vincenzo Soriano. Una scelta segna le vite dei protagonisti, sette giovani ragazzi che in un attimo, per una scelta, sono diventati l’espressione dei sette peccati capitali (ira, superbia, accidia, lussuria, invidia, avaria, gola) che li condurrà dietro le sbarre dove conosceranno Vincenzo, ex meccanico di origini modeste, diventato, per scelta, guardia penitenziaria. Una convivenza difficile quella di Vincenzo con i detenuti, lui non accetta il destino che hanno scelto in un attimo e con Dalia, dolce musicista ed amore della sua vita, decidono di insegnare loro a scegliere la strada giusta. Entusiasti della bellissima esperienza i giovani detenuti dell’IPM di Airola, interpreti dei ‘sette vizi capitali’. «Nessuno nasce delinquente, spesso sono le condizioni di vita ad indicare la strada sbagliata – ha spiegato un Vincenzo Soriano commosso e soddisfatto dell’iniziativa. Il mio obiettivo è dare loro l’opportunità di scegliere e costruire il loro futuro. Per questo ringrazio il direttore dell’IPM di Airola, Mariangela Cirigliano che ci ha permesso di realizzare il cortometraggio all’interno del carcere». La cantautrice D’Aria, in dolce attesa, oltre a recitare, ha scritto e prodotto la colonna sonora del film: «Il nostro obiettivo attraverso l’Associazione è creare occasioni positive, opportunità che consentano ai giovani di costruire un futuro migliore per loro e per l’intera società». Il corto, oltre alla normale programmazione, sarà presentato a tutti i concorsi e i festival, i proventi serviranno ad allestire una cucina professionale all’interno del carcere per formare i detenuti e dare loro la possibilità di trovare lavoro una volta liberi.
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