Conferenza stampa ieri sera per la presentazione dello spettacolo teatrale “Dio arriverà all’alba” incentrato sulla figura della poetessa italiana Alda Merini, scritto e diretto da Antonio Nobili. In scena nel ruolo della poetessa Antonella Petrone, con Daniel Terranegra (Paolo), Daniel De Rossi (Arnoldo Mondadori), Sara Morassut (Anna), Alberto Albertino (Dott. Gandini)e con Sharon Orlandini (la bambina).
Alla presentazione, avvenuta al Teatro Cometa Off di Roma, è stata raccontata la scelta di presentare una donna, per molti versi bizzarra, ma che, proprio attraverso un quotidiano e la sua eccentricità, è riuscita ad esprimere una poesia che tocca il cuore di tutti, ma la scelta fatta è quella di portare in scena un lavoro che “esulasse da quello che è sempre stato rappresentato di Alda Merini”, sulla poetessa, infatti, è stato scritto molto.
Una delle caratteristiche della Merini, è stato espresso sempre alla presentazione da Margherita Caravello, Assistente di Produzione di TeatroSenzaTempo, è la particolarità con la quale, attraverso la poesia, è sempre riuscita ad esprimere concetti e pensieri anche se questi, apparentemente, non coincidevano con lo stile della sua poesia. È stato citato, per esempio, il Consiglio italiano per i rifugiati che ha scelto una poesia della Merini come manifesto per il proprio lavoro, dal titolo “Una volta sognai”, dove la poetessa si esprime immaginandosi una tartaruga sulla quale riuscisse a portare in salvo, via mare verso la libertà, chi scappa dalla guerra.
Lo spettacolo vuole rappresentarla a 360° non solo nella sua eccentricità, ma anche nel suo quotidiano, nel suo vissuto, rappresentando una donna che si fermava a parlare con la gente per strada, che parlava attraverso i mezzi di comunicazione, come per esempio la tv, o che invitava i barboni a casa sua per un pasto, condividendo il poco che aveva.
“Quando si leggono le sue parole è come quando si rompe una collana e ti arrivano tutte queste perle addosso e ti arrivano da tutte le parti del corpo, l’anima, la testa, il cuore”, ha citato la protagonista Antonella Petrone, milanese, ma romana di adozione, che ben conosce la poetessa sua conterranea. L’attrice ha anche dichiarato di aver sempre amato “il suo grande coraggio e la sua grande umiltà, la sua voglia di non mostrarsi debole”, in un mondo difficile come il suo, lei non ha mai mostrato le lacrime.
Una donna forte, che rispecchiata in questi anni, dove tutti si lamentano continuamente, appare come un faro di coraggio. Raccontata anche dalla giornalista Livia Filippi che dopo aver letto la raccolta di poesie ‘L’altra verità’ ha fatto un viaggio a Milano alla scoperta della donne e della poetessa Merini, e dall’artista Marco Fioramanti che l’ha conosciuta personalmente, citandone alcuni aforismi, la conferenza stampa si è conclusa con l’invito alla visione dello spettacolo, che andrà in scena da oggi 16 al 21 gennaio al Teatro Cometa Off di Roma.