Grande successo per la seconda serata del premio Massimo Troisi che ha visto, per l’ Ex Fonderia Righetti, tutti i posti a sedere esauriti per lo spettacolo “Come Alice nel Paese delle Meraviglie” degli allievi dell’Accademia di Vincenzo Borrelli, direttore artistico del Centro Teatro Spazio.
Ancora spazio ai giovani per questo secondo appuntamento del Premio Massimo Troisi che ha visto coinvolti gli allievi del Centro Teatro Spazio, lo storico teatro che vide l’esordio di Massimo Troisi, insieme a Lello Arena, Enzo De Caro. Si è trattato di uno spettacolo che ha visto coinvolti ragazzi dai 6 ai 35 anni divisi in gruppi che si preparano al Centro Teatro Spazio seguendo corsi tre volte a settimana di recitazione, canto, mimo e dizione. I ragazzi ai corsi sono divisi in gruppi: dai 6 ai 10, dagli 11 ai 13, dai 14 ai 18 e poi c’è il gruppo dei ragazzi dell’accademia che vanno dai 18 anni ai 35.
Sabato sul palco, dai più piccini ai più grandi, ne erano ben 60 gli allievi che hanno interpretato egregiamente un viaggio nel teatro che ha abbracciato tutti i generi oggetto dei loro studi: dalla prosa (con Caligola, Pirandello) al musical (Cicago). Hanno iniziato con “Alice nel paese delle meraviglie” prosuguendo con “Romeo e Giulietta”, “L’uomo dal fiore in bocca di Pirandello”, “1646” (scritto dallo stesso Vincenzo Borrelli ispirandosi alla storia di Masaniello).
Tutto in perfetto stile col genere delle opere del Centro Teatro Spazio, gli allievi dell’accademia hanno dimostrato di essere promettenti futuri attori con gradi doti canore, interpretative e di mimica. Hanno portato sul palco uno spettacolo complesso e ricco di spunti culturali che ha saputo appassionare l’intero pubblico dal principio fino alla fine, meritando più volte applausi intensi. “Sono fiero di essere stato l’insegnante di questi ragazzi” ha in fine dichiarato con orgoglio Vincenzo Borrelli.