Gianni Sallustro, attore e regista fondatore dell’Accademia vesuviana del teatro e del cinema, ha ideato la dodicesima edizione della sua rassegna teatrale che quest’anno porta il titolo “Polvere di stelle”; continua il suo percorso di formazione degli attori che trova il compimento in sei spettacoli che si svolgeranno tra Napoli e Pompei, ci parla di questa edizione?
Come ha detto lei ancora una volta nel mio percorso si evidenzia la volontà di scoprire i talenti del nostro territorio e una volta trovati percorrere con loro un cammino che ci porta alla realizzazione di sogni, desideri, magie che si concretizzano sul palcoscenico. La “polvere di stelle” è qualcosa di magico che si lega molto bene con quello che succede su un palcoscenico. Sulle tavole accadono cose non descrivibili a parole e noi siamo sempre alla ricerca di quei piccoli momenti di estasi di cui è fatto uno spettacolo.
Certo mettere in scena spettacoli, anche con più di trenta personaggi, non è una cosa facile, come ci riesce?
I miei attori sanno che per un mese e mezzo sono impegnati tutti i giorni con le prove ed allo stesso tempo io cerco di essere meno severo nei momenti in cui sono stanchi o hanno bisogno di staccare per qualche pausa di divertimento. Il teatro è disciplina, è formazione ed è molto faticoso. Per me osservare l’impegno di bambini piccoli è qualcosa di fantastico, così come vedere la crescita dei ragazzi più grandi.
Della scelta che ha fatto di esser attore, regista ma soprattutto formatore si è mai pentito?
No, mai potrei. Io ho aperto la mia scuola per dare la possibilità ai ragazzi della mia Regione di trovare una casa per fare teatro e sono felice di tutti i sacrifici. Certo mettere in piedi sei spettacoli è faticoso ma grazie alla mia squadra, capeggiata da Marcello Radano, riesco a fare tutto.
Un percorso artistico il suo che la ha portato a ricevere importanti premi sia nella categoria scuola, ma anche in altre sezioni. Poi da qualche anno ha ideato lei un premio, il Talentum, perchè?
Sono orgoglioso di questo premio che è stato conferito a personalità di gran pregio come Enzo Moscato. Un premio perchè ci sono persone che per il loro impegno meritano dei riconoscimenti ed io volevo potere essere l’ideatore di un evento speciale come il nostro Talentum che divido con Roberta D’agostino e Marcello Radano.
Anche il cortometraggio “L’ eredità” in cui recita con Massimiliano Rossi, Laura Borrelli, Lucianna De Falco, di cui è anche produttore per la regia di Raffaele Ceriello, è stato un’occasione per fare qualcosa di bello, non è così?
Mi ha colpito la sceneggiatura e piano piano abbiamo costruito il resto. Bravi tutti i miei compagni di avventura. Da qui ci muoveremo per tante altre cose, stiamo a vedere cosa ci riserva il domani.