“Play e Replay” è il titolo del nuovo album della rock band Le Rivoltelle. Il disco rappresenta un viaggio musicale in cui riconosciamo la poliedricità delle quattro musiciste, che ripropongono in chiave rock, brani celebri della musica italiana. Elena, Alessandra, Paola ed Angela, molto apprezzate per le loro straordinarie esibizioni live, sono quattro strumentiste con all’attivo due album e due inediti, in cui vengono esaltati anche tematiche di carattere sociale. La reinterpretazione di La Notte, successo portato in auge dall’artista italo-francese Salvatore Adamo, è forse il motivo musicale che più di tutti, le ha portate alla ribalta. Le Rivoltelle vantano numerose ospitate a rassegne di carattere nazionale ed internazionale, tra cui il Musicultura Festival, Il Festival Anime Salve, il MEI Supersound, il RadioNorba, Battiti Live, il Fiat Music Tour, il Pomkomm di Berlino e la festa delle Nazioni in Belgio. Oggi tornano sulle scene no con un lavoro discografico di grande interesse negli accordi e nei contenuti. “Play e Replay” si delinea seguendo uno stile rock contaminato dalla versatilità tipica di Le Rivoltelle, a cui si unisce la descrizione impegnata della condizione dei migranti e l’impegno e dedizione nella lotta alla criminalità organizzata. Quindici brani per l’etichetta Cristiani Music Italy, che lasciano sentire amozioni sincere. Si parte con il rock di “Io ci sarò”, canzone dal suono deciso, che fa risuonare la conferma dell’intero contenuto. Rifacimento suggestivo e di vibrazione che impatta all’ascolto con “Guarda che Luna”, brano portato al successo dall’indimenticabile Fred Buscaglione. L’acustica delle chitarre accoglie l’entrata del suono magistrale di “Cuccurucucù”. Il sempreverde di Franco Battiato. Esplosione rock accompagna il timbro graffiante in “Bang Bang” degli Equipe ’84 in un crescendo di intrecci musicali, in cui si conferma la raffinatezza della girl band. Cambio di guardia con “Addosso”, un fresco inedito che svela però un contenuto impegnato e di matura riflessione. La voce emozionale circondata da un’atmosfera musicale sospesa ritorna con “Margherita”, capolavoro di Riccardo Cocciante. “Fortissimo” brano cantato appassionatamente da Rita Pavone nel 1963, viene interpretata in maniera intima e personalissima da le Rivoltelle. Piacevolissima è “Un giudice”, sarcastica ed ironica, accompagnata da sax e batterie insieme ad armoniche, percepibili in una affine chiave scherzosa, dove si svela un significato di disagio e di sconforto, di fronte ad un’umanità mossa essenzialmente dall’invidia. “Luci che si accendono, riaccendono, si spengono…non ci sarò in abbraccio vuoto, buio fatto di parole”. È così che canta il rock strimpellante di Auguri Scomodi. Sull’onda di una somiglianza al sound dell’artista Pietra Montecorvino, appare il rifacimento di Guapparia. Il capolavoro di Mario Merola, di cui ricordiamo con ìmpeto la riproposizione di Massimo Ranieri e che con Le Rivoltelle, percepiamo in una rinnovata chiave musicale. Il rock prosegue a scandirsi in modo nudo con “Vivere”. Tumultuosa e vibrante è “Io non mi inchino”. L’elettricità scuote l’ascolto e tocca quella parte di “pelle” che la musica ci muove, fino a raggiungere la percezione emozionale, con “La Musica è Finita”. Il pezzo intramontabile di Ornella Vanoni e che qui rileggiamo, nella sua infinitezza. “Dolce sentire, come nel mio cuore, ora umilmente sta nascendo amore”. Sublime suona la dolcezza vocale e strumentale di “Fratello sole, Sorella luna”. Brano di chiusura di Play e Replay. Musica di Riz Ortolani e Donovan, tratta dal film omonimo, portato al successo nel 1972 da Franco Zeffirelli.
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