Storicamente era un alimento “povero”, composto soltanto da pochi ingredienti: farina, passata di pomodoro e mozzarella. Nel tempo, invece, le ricette più complesse e un aumento della facilità di consumo hanno portato molti ad associarla al junk food. In realtà invece la pizza, nonostante il suo corposo carico di chilocalorie, rimane un alimento sano.
Chi ama la pizza e pratica un’attività fisica costante, fa bene a non porsi troppi scrupoli. Il problema, invece, è per coloro che sono a dieta. Per i nutrizionisti la pizza rappresenta lo “strappo” concesso non più di una volta alla settimana. Una margherita garantisce un apporto energetico, di poco superiore a quello di un piatto di pasta condito, di norma compreso tra 600 e 700 chilocalorie. «Ciò che conta è il bilancio giornaliero, non quello di un singolo pasto – spiegano i nutrizionisti – L’importante, quando si opta per una buona pizza, è rinunciare al pane e bilanciare gli altri nutrienti nei pasti successivi».
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