Si chiama Piuma il film di Roan Johnson (I primi della lista), secondo italiano in concorso alla73. Mostra del Cinema di Venezia, ma l’accoglienza ricevuta è stata tutt’altro che leggera; la commedia, che parla della ricerca del miglior modo per affrontare il corso degli eventi e della maturità di una scelta, ha sollevato un’onda di opinioni contrastanti alla fine della proiezione riservata alla stampa. Applausi e fischi hanno accompagnato oggi il debutto di Piuma, la storia del delicato equilibrio di due diciottenni che scoprono di essere in attesa di un figlio a ridosso dell’esame di maturità; la coppia decide di tenere la bimba, con le immaginabili conseguenze tragicomiche per loro e le rispettive famiglie.
La decisione di inserire l’opera di Johnson nella rosa dei film italiani in concorso ha scontentato qualcuno che avrebbe preferito che lo spazio andasse a pellicole di altro genere, come l’escluso Invisibili di Edoardo De Angelis; certo è che Piuma celebra la leggerezza, o meglio la capacità di affrontare con leggerezza le cose importanti.
“Il film più leggero dell’anno”, si legge sul Manifesto, e non ci resta che scoprire se è così. Piuma sarà nelle sale italiane dal 22 ottobre.
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