Pino è musica. Pino è un incontro tra più artisti, che hanno contribuito ad omaggiare – a distanza di tre anni e mezzo dalla sua scomparsa – il grande cantautore della musica italiana, Pino Daniele. Un grande tributo live che da un sondaggio sui social, sembrerebbe che in molti non abbiano apprezzato alcuni artisti che si sono esibiti sul palco. I commenti erano diversi, ma per la maggiore descrivevano, in maniera ironica, ma allo stesso tempo pungente, la contrarietà verso gli artisti sul palco, di non essersi impegnati abbastanza nell’interpretare i testi in napoletano. Quindi qualora si decidesse di realizzare un cd live dell’evento, sarebbe meglio valutare attentamente il progetto, perché il pubblico napoletano, forse, non sarebbe tra gli acquirenti. Ma il punto di questa serata non è l’interpretazione giusta o sbagliata, ma il fatto che per la prima volta nella storia della musica italiana sia stato organizzato un tributo live, che ha visto la complicità e la collaborazione di cantanti, musicisti, promoter, radio, della Rai che ha trasmesso l’intera durata del concerto (andato in programmazione ben oltre le 4 ore), tutti uniti con lo scopo di porgere un omaggio al grande Pino Daniele. Un evento per raccontare ciò che questo grande artista ha lasciato, la sua musica, un’eredità preziosa per Napoli, la sua città, e per l’Italia tutta.
A dare il via allo spettacolo un filmato di Massimo Troisi e Lello Arena, tratto dal film “Ricomincio da tre”, per poi dare spazio al primo dei cantanti in programma, Jovanotti in una versione rap di Yes I know my way, un duetto virtuale tra il rapper e Pino Daniele, accompagnato da un coro di 45mila persone presenti allo Stadio San Paolo. A seguire l’intervento di un Alessandro Siani commosso che dice: «La musica di Pino non si sente, si gode». Ed ecco che ritorna sul palco Jovanotti cantando Putesse essere allero. Dall’esibizione di Lorenzo si passa a quella di Biagio Antonacci in Che Dio ci benedica. Ad accompagnare il cantautore milanese nel prossimo brano di Pino, Alessandra Amoroso, dando il via al primo duetto della serata con il brano Che male c’è.
Tra un esibizione e l’altra il pubblico si riscalda e più volte canta e grida il Nome di Pino, come se Pino fosse lì ad ascoltarli, a cantare con loro. E forse è proprio così, perché Pino e la sua musica non moriranno mai.
Giuliano Sangiorgi e Emma danno il loro contributo con Quando chiove, ad accompagnarli la band dei Nero a metà con l’inimitabile suono del sax di James Senese. Ancora Giorgia canta Questo immenso e afferma: «Pino è una parte della nostra storia musicale e della nostra cultura».
Pierfrancesco Favino, secondo intervento dopo Siani, accoglie Francesco De Gregori ed Enzo Avitabile. I due artisti presentano Generale, un brano molto caro a Pino Daniele, pur non essendo del suo repertorio.
Vincenzo Salemme ricorda la sua collaborazione con il cantautore napoletano in Amore a prima vista, film per cui Pino ha curato la colonna sonora.
Si prosegue con Eros Ramazzotti che canta ‘O scarrafone, A testa in giù, mentre in duetto con Jovanotti – in ricordo di quel concerto insieme a Pino proprio allo Stadio San Paolo nel 1998, canta A me me piace o blues, con la band di Nero a metà.
Claudio Baglioni porta sul palco Alleria e Io dal mare. Intenso il momento in cui Giorgio Panariello interpreta ‘O ssaje comme fa ‘O core, cuna bellissima poesia scritta da Troisi, che anticipa l’entrata in scena di Elisa e Fiorella Mannoia con il brano Quando, interpretazione molto apprezzata dal pubblico.
La lettera di Sara, la figlia di Pino, viene accolta da un grande applauso: «…papà stasera è qui…piango per la mancanza di un padre e per l’amore di questo stadio…grazie al pubblico che c’è qui stasera. Papà è nel cuore di ognuno di noi».
E la musica continua per altre ore. Accompagnati dagli interventi di Enrico Brignano, Panariello, Salemme, sul palco si alternano le band storiche di Pino Daniele, Vai mo’ e Nero a metà, e ancora Antonello Venditti in Notte prima degli esami, Gianna Nannini ed Elisa in Je so pass, ancora la Nannini in Anna verrà, Fiorella Mannoia in Sulo per parlà, Senza e te Clementino in ‘Na tazzulella ‘e cafè, Il Volo in ‘O Sole mio, Io sto vicino a te e I say I’sto cca’, Francesco De Gregori e sua moglie Chicca in Anema e core, Giuliano Sangiorgi e Marco D’Amore in Mal di te, Ornella Vanoni e Tiromancino interpretano Anima, Massimo Ranieri invece Cammina Cammina, ed insieme a Sangiorgi canta Sicily. Altro duetto, in cui vediamo di nuovo Sangiorgi e Mannoia in Terra mia. Si prosegue con Emma con il brano Io per lei, ed insieme a Franco Renga Musica Musica. Segue Alessandra Amoroso in Dubbi non ho, Irene Grandi Se mi vuoi, Mario Biondi e Il Volo in Notte che se ne va, Tiromancino Sangiorgi in Num me scuccià. Altro momento che ha ricordato ancora di più la musica di Pino Daniele, l’incontro tra Enzo Avitabile e James Senese in Tutta nata storia e Senese in duetto con Gragnaniello in Chi tene ‘o maree la Nuova Compagnia di Canto Popolare con Raiz e Gragnaniello in Donna cuncetta. Biagio Antonacci conclude con One Day. A chiudere l’indimenticabile voce di Pino Daniele che canta Napule è.
Tutti gli introiti netti legati all’evento, saranno devoluti in beneficenza alle seguenti organizzazioni benefiche: Pino Daniele Trust Onlus, Open Onlus, Save The Children e Pino Daniele Forever.Inoltre fino al 10 giugno è attivo il numero solidale 45585 “In aid of Children”, per sostenere Open Onlus nella lotta contro il tumore pediatrico e per supportare Save the Children.