Era il febbraio del 1917 quando Pablo Picasso, che a soli 36 anni era già un grande pittore cubista, arrivò per la prima volta in Italia, trascinato da Jean Cocteau. Oggi, a cento anni di distanza, ecco un ricco programma di mostre, balletti ed eventi per ricordare il grande artista.
Si parte da Napoli il giorno 8 aprile con un progetto condiviso tra Capodimonte e Pompei dal titolo “Picasso e Napoli: Parade”. E’ nella maestosa sala da ballo della reggia napoletana che ha infatti trovato spazio l’incredibile sipario realizzato da Picasso per Parade. Si tratta di una tela enorme che è anche l’opera più grande di Picasso, larga 17 metri per 11 di altezza, è stata esposta solo in rarissime occasioni (ricordiamo che in Italia è stata esposta solo due volte: nel ’90 e nel ’98 a Verona e a Venezia).
La mostra proseguirà poi a Pompei nell’Antiquarium, dove i costumi del balletto, sempre disegnati da Picasso, saranno messi a confronto con una raccolta di maschere africane e teatrali pompeiane, alcune delle quali inedite, insieme con il bozzetto delle Demoiselles d’Avignon. Poi sempre a Pompei, il 27, 28 e 29 luglio, il Teatro Grande ospiterà proprio Parade, eseguito dai ballerini dell’Opera di Roma, insieme a Pulcinella, altro balletto con la coreografia di Massine (la musica in questo caso è di Stravinsky).
A Roma, dal 21 settembre, nelle sale delle Scuderie, si segnala poi la grande mostra dedicata all’influenza che il viaggio italiano ebbe sull’opera successiva di Picasso ” tra cubismo e Neoclassicismo 1915-25. Curata da Olivier Berggruen, si segnala che l’esposizione romana conta di oltre cento prestiti garantiti da musei prestigiosi: dal Centre Pompidou di Parigi al Museo Picasso di Barcellona, dal Guggenheim al Met di New York.