È nelle librerie il volume “Peppino di Capri e i suoi Rockers” dello scrittore e critico cinematografico Gianmarco Cilento, edizioni Graus con la prefazione del cantautore e compositore Mimmo di Francia. Il libro è stato pubblicato per gli ottanta anni di Peppino di Capri e per i festeggiamenti della sua sessantennale carriera. L’opera ripercorre i primi anni della carriera artistica del cantante caprese con il gruppo dei Rockers dai primi anni Cinquanta fino allo scioglimento del gruppo nel 1968. Peppino Faiella ha il suo primo approccio con la musica da adolescente, suonando Jazz, charleston e swing nei night alla moda dell’isola di Capri. Conosce Ettore Falconieri (Bebè) che diventa per 20 anni il suo batterista ufficiale e il suo migliore amico, a loro si uniranno in seguito Pino Amenta (contrabbasso), Mario Cenci (chitarra e compositore), Gabriele Varano (sassofono). Partecipano con successo alle prime esibizioni televisive e stilano il primo contratto con la Carisch di La Spezia con l’uscita del primo disco. Nascono così “Mambo alfabetico”, “Last train to San Ferdinando”, “Strada ‘nfosa”, “‘Mbraccio a mmè”, “Nun parlà”, “You’ re divine dear”, “Malatia”, “Nun è peccato”. Peppino di Capri inizia una relazione con la modella Roberta Stoppa che durerà undici anni coronata dalla nascita di un figlio. Con l’arrivo del successo iniziano a girare il mondo con un look più eccentrico, imponendo la loro creatività anche nella moda, girano vari videoclip, partecipano al Festival di Napoli del 1959. Nascono brani destinati a diventare famosi: “Accussì “, “Veneme ‘nzuonno”, “Napule ‘ncoppa a luna”, “Sarrà chi sa”, “Ghiaccio”, “Voce ‘e notte”, “Lassame”,” Nessuno al mondo”. Peppino di Capri ha partecipato a circa 25 film commerciali in voga all’epoca, tra questi ricordiamo: “Urlatori alla sbarra” con Mina e Celentano, “Disco rosso ai sogni”, “Che femmina!! e …che dollari con Dalida”, “Cacciatori di dote” con Alberto Lionello e Lauretta Masiero, “Io bacio..tu baci”, “Maurizio,Peppino e le indossatrici”,”Mina..fuori la guardia”,”Vacanze alla baia d’argento”,”Twist,lolite e vitelloni”,”Operazione S. Gennaro” e altri . Peppino di Capri gira molti cinebox ed è autore di molte cover di successo internazionali, partecipa a caroselli pubblicitari sul programma nazionale ed è ospite in molti programmi televisivi di successo (Canzonissima, Studio uno, Johnny 7 e altri). Il gruppo si fa portavoce del twist, un nuovo genere musicale molto in voga, che li porterà ad incidere “Let’s Twist again” e l’indiscutibile evergreen “S.Tropez twist”, grazie al quale saranno insigniti della cittadinanza onoraria nella cittadina francese. Con il successo di “Roberta”, rimasta per quattro settimane nelle hit parade, Peppino di Capri e i Rockers entrano di diritto nell’olimpo della musica italiana con cinque milioni di dischi venduti. Partecipano al Cantagiro con “Non ti credo” vincendo, al “Disco per l’estate” con “Solo due righe”, al “Cantagiro nel 1964 riproponendo “Roberta”, alla Mostra internazionale di musica leggera, al Festival della canzone italiana, al Festival della canzone napoletana. Il cantante caprese e il suo gruppo nel 1965 partecipa alle tappe del tour dei Beatles (il fenomeno generazionale di portata mondiale) in Italia. Dall’estate del 1964 assistiamo a un lento declino della prima vita artistica dell’artista caprese. Nel 1967 conoscerà il compositore Mimmo di Francia che diventerà uno dei suoi maggiori collaboratori artistici. Nel febbraio del 1968 Peppino di Capri e i Rockers dopo dieci anni di attività discografica decidono di separarsi e nel 1968 Peppino di Capri inizia una collaborazione con i musicisti di Fausto Leali, formando il gruppo dei New Rockers. Questa innovazione segna il passaggio tra la prima e la seconda fase della carriera di Peppino di Capri e la rinascita professionale. Il libro ha il merito di ripercorrere, senza enfasi, il periodo artistico e umano più importante di Peppino di Capri, indiscussa icona del nostro tempo e vero inventore e promotore di sonorità rock sconosciute in Italia in quel periodo. Anche se indiscutibile innovatore nel periodo d’oro della musica commerciale italiana,nella sua lunga carriera non ha mai abbandonato la canzone partenopea e le sue radici,reinterpretando con sonorità jazz mambo e cha cha cha, molti pezzi classici quali “Voce e’ notte”, “Luna caprese”, “Malatia”, “ I’ te vurria vasà”, “Nun è peccato”, “Vieneme ‘nzuonno” e altre riportandole agli antichi splendori.La vena romantica dei suoi brani, la sua voce suadente,personale e non comune,l’uso di ritmi sincopati,ne fanno un apprezzato cantante che piace al popolo e agli intellettuali. Grazie a un lessico semplice e immediato, lontano dalla sterile ricercatezza stilistica, l’autore del libro Gianmarco Cilento ci conduce con una analisi dei fatti precisa e dettagliata, in questo viaggio nostalgico indietro nel tempo senza appesantire il tutto, regalandoci inaspettate emozioni sopite e mai dimenticate. La biografia “Peppino di Capri e i suoi Rockers “ha il merito di sottolineare l’importanza della collaborazione artistica del cantante caprese con i Rockers, che hanno contribuito in maniera significativa alla nascita del fenomeno canoro che tutti conosciamo. Un libro da leggere.
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