Al PAN (Palazzo delle Arti di Napoli), sabato 2 marzo alle ore 17:00, si inaugurerà la mostra dal titolo “La Carta della Terra” che rientra nel progetto mostra/incontro a cura di Peppe Pappa.
La mostra sarà aperta dal lunedì alla domenica, dalle ore 9:30 – 19:30 con finissage previsto per domenica 17 marzo alle ore 9:30 – 19:30.
Peppe Pappa si pone spesso, nelle sue iniziative artistiche, come ‘autore/artista’ in quanto ama assumere un ruolo di ‘innescatore’ e regista di processi: gli ambienti dove opera diventano, infatti, luoghi dove le cose accadono realmente e gli artisti che chiama a collaborare sono sempre indissolubilmente legati all’occasione che li ha coinvolti e diventano successivamente testimonianza dell’evento artistico. Tutto ciò accadrà anche in questa nuova esperienza di ‘condivisione artistica’ che Pappa che voluto intitolare “La Carta della Terra”, in cui ‘autore/artista è interessato alla riscoperta del rischio, inteso come rifiuto di ogni garanzia aprioristica e ha lo scopo di mirare al superamento dalla situazione di sospeso e finto equilibrio, per riflettere sulla realtà e sul flusso degli eventi. Lo stesso Peppe Pappa, nel suo testo, scrive che: “L’attuale società, spinta dall’incertezza del futuro, ibridamente rimescola passato e presente senza riferimento sicuro. Le tecnologie avanzano velocemente e isolano l’uomo dalla collettività col rischio di generare consumatori individualisti. In questo scenario apocalittico, la nostra identità di artisti, pur riconoscendo l’arte come sogno di naviganti senza fissa dimora, contribuisce con il proprio lavoro a riedificare un futuro dal volto umano.”
Come consueto nei lavori di Peppe Pappa, l’esposizione è accompagnata materiale informativo presente alla mostra con note di Edoardo Alamaro, Mario Franco e Stefano Taccone.
Si segnala la partecipazione all’inaugurazione degli artisti che hanno aderito al progetto: Antonio Barbagallo, Andrea Colaianni, Livio Marino, Anna Pozzuoli, Ilia Tufano. Peppe Pappa, è autore anche di un video, che verrà proiettato nel giorno di chiusura della mostra durante un reading di poesia.