Non ci poteva credere nessuno l’altra sera quando i Pentatonix, ensemble vocale americano sbarcato a Milano, ha riempito con poca pubblicità e un disco ancora in fase di uscita, un locale grosso come il Fabrique (3mila paganti).
I Pentatonix, conosciuti come cover band vocale uscita del talent show The Sing-Off nel 2011 , quest’anno hanno vinto il Grammy Award come “Best Arrangement, Instrumental Or A Cappella”, il 28 aprile 2015 pubblicheranno, su etichetta RCA/Sony Music, il loro disco “PTX – ITALIAN EDITION”. Il disco conterrà grandi successi del quintetto, finora contenuti solo nei loro ep digitali, in uscita in esclusiva per l’Italia.
I Pentatonix contano 650 milioni di visualizzazioni totali su YouTube e vengono da Arlington (Texas) e in questo disco rifanno pezzi relativamente recenti di Daft Punk, Stromae, Clean Bandit, Calvin Harris e Macklemore. Molta musica europea, chiediamo a: Scott Hoying, Kirstin Maldonado, Mitch Grassi (le voci principali), Avi Kaplan (basso vocale) e Kevin “K.O.” Olusola (beatboxer): «in realtà facciamo musica che ci piace senza andare a vedere da dove arriva, siamo molto coinvolti dalle cose che ci colpiscono in radio, vogliamo alternare momenti emotional a momenti vivaci».
Così giovani, già trai big dei Grammy che in America sono ogni anno la sfilata dello star system musicale. «Siamo rimasti assolutamente colpiti da come le celebrities ci venivano a incoraggiare e supportare. Quando sei sul red carpet non sai se vincerai o no. Poi dopo John Legend, Mark Ronson, Meghan Trainor si sono venuti a complimentare, pensavamo di vivere un sogno».
Non sono però molto sopresi di aver fatto un sold out in Italia senza nemmeno aver un album sul mercato: «Questa cosa è figlia del potere di internet, noi stessi abbiamo raggiunto questa formazione attraverso youtube, perché Kevin non lo conoscevamo di persona, ma i suoi video ci hanno incuriositi. E così succede a chi sente le nostre cover dall’altra parte del mondo».
Oggi che lanciano l’edizione speciale del disco per l’Italia, con alcuni pezzi inediti (tra cui Run To You, scritta da loro) annunciano di voler fare un passo in avanti nel loro repertorio: «Vogliamo comporre con altri autori e continuare a fare le cover di brani famosi, perché siamo consapevoli di piacere al pubblico per questo. Però vogliamo anche aver la possibilità di spaziare. Non ci dispiacerebbe andare indietro nel tempo, toccare delle canzoni degli anni 30 che nessuno si ricorda. O magari mettere mano all’immenso patrimonio della Motown».