Paolo Tocco torna sulle scene con “Arrivando alla riva”, il nuovo singolo che anticipa l’uscita del nuovo lavoro discografico, in uscita a novembre per Irma Records. Con il suo stile inconfondibile – che si riversa in un taglio classico sulla scia di grandi nomi come De Gregori, Testa, Fossati- Paolo Tocco contesta in maniera cruda e incisiva il benessere che ci ha reso schiavi e abitudinari alla tragedia degli sbarchi a cui ormai sembriamo assuefatti.
Il cantautore abruzzese racconta come nasce un brano intimo e nascosto come “Arrivando alla riva” «Fermo ad allacciare le scarpe nuove da cerimonia, eleganti per gli sfarzi di una festa comandata come da abitudini e da calendari. Sulla mia testa la televisione mandava l’ennesimo servizio sulla tragedia che si consumava sulle nostre coste. Gli sbarchi, i cadaveri, le onde…a riva arrivavano pezzi di storia. Dalle mie scarpe nuove non si vede mica la morte! Dalle mie scarpe nuove sembra sempre tutto più facile. E mentre io avevo il problema di che camicia abbinare alle mie bellissime scarpe nuove, quelle persone avevano il problema di arrivare vivi alla riva. Ho scritto di getto e mi sono accorto di aver restituito poca speranza alle mie parole. Piuttosto ho trovato opportuno giudicare l’uomo che sono e che sto diventando».
Realizzato in collaborazione con Alberto Di Muzio, sulle note di una melodia, armonica e cadenzata, con le onde di un mare alla riva, il video di “Arrivando alla riva” evidenzia in maniera forte e toccante lo sbarco dei profughi, la tragedia, la vita e la speranza in un unico piano sequenza che immortala il perpetuo moto delle onde e dei simboli. Alcuni degli oggetti che appaiono nel video sono realmente presi da un ammasso di rifiuti trovati quel giorno alla riva.
Il suono è stato catturato e confezionato da Giacomo Pasquali in un’esecuzione dal vivo presso gli studi TouchClay di Popoli (Pe). Non è stato introdotto alcun editing né alcun accorgimento per patinare il risultato finale. A differenza delle precedenti pubblicazioni, gran parte del nuovo disco avrà questa filosofia: esecuzioni all’impronta, improvvisazioni nella scrittura degli arrangiamenti, istinto come naturale espressione di quel preciso momento.