Nell’ambito de “La Casa della Fotografia” – Villa Pignatelli (Na) proseguono, con sempre più interesse, gli Incontri Internazionali d’Arte. È la volta di Paolo Gioli con Abuses – il corpo delle immagini a cura di Giuliano Sergio (dal 12/04 al primo giugno) che ci immette nell’eterna bagarre tra fotografia e pittura. Gioli è riuscito ad abbattere questa barriera creando una commistione perfetta tra le due arti che poche volte è riuscita a creare opere ibride così interessanti ed emozionanti. Abuses – il corpo delle immagini è un mondo complesso, ambiguo ed estremamente affascinante che si dipana nelle sale del primo piano della splendida Villa Pignatelli con i cicli Maschere, Autoanatomie, Sconosciuti, Torsi, Luminescenti, Naturae, Vessazioni (incredibile la foto con la mosca sulla spalla della modella).
Lavori che sono spunti di riflessioni filosofiche e non come l’autoritratto nell’Omaggio a Hippolyte Bayard, del 1981. Qui la posa è la stessa mantenuta dallo sfortunato fotografo che si vedeva annegato dalle mille vicissitudini che gli strapparono il riconoscimento dell’invenzione della fotografia in favore di Daguerre.
Inquietanti, invece, sono i volti di sconosciuti degli anni ’50 tratti da negativi fotografici per carte d’identità che venivano ritoccati allo scopo di eliminare i difetti e, quindi, di far apparire più belli. Il ritocco, lasciando sul retro una piccola immagine espressionista, dà l’opportunità a Gioli di tirare fuori ritratti scarnificati, graffiati e vibranti.
A Paolo Gioli non piacciono le figure intere, piuttosto i frammenti del corpo come resti di statue antiche. Se è vero, come lui afferma, che “prima dell’immagine c’è la materia” è altrettanto vero che, nelle sue mani, questa si scioglie, si mischia, si amalgama superando i suoi limiti grazie ad un lento procedimento volto a scavare la superficie. Tutto questo e molto altro ancora da vedere alla sua nuova esposizione in Villa Pignatelli Abuses – il corpo delle immagini.
Cerca
-
Articoli recenti
Find us on Facebook
-