Proseguono gli incontri promozionali per la presentazione del libro “I Misteri di Maria”, l’ultimo lavoro editoriale di Paolo Brosio. Il giornalista di Forte dei Marmi, ormai da 6 anni divulgatore di preghiera e promotore delle attività ecclesiastiche di Medjugorje, è attualmente impegnato nelle piazze Italiane per il tour estivo del suo nuovo libro. Una delle tante tappe, si è tenuta sabato 18 luglio, a Scalea, una ridente cittadina calabrese. Una presentazione ricca di musica, filmati, testimonianze ed immagini, atte a dimostrare il percorso di “redenzione spirituale” dell’autore Paolo Brosio. Lui stesso, non rinnega le serate trascorse nei locali o sui panfili dei più blasonati imprenditori italiani. Ma Paolo Brosio, si presenta al pubblico come un uomo nuovo, come il padre adottivo di una bambina che – in un orfanotrofio tra la Bosnia e la Croazia, a causa delle guerre – si ritrovava sola dopo aver perso tutto. Ma che ora ha lui. Oltre all’affetto delle suore del posto, ha anche l’amore di un uomo che dal 2009, ha deciso di cambiare vita e vivere con l’illuminazione del Signore. Incontriamo Paolo Brosio che ci parla del suo libro “I misteri di Maria” e ci spiega il suo percorso di rinnovamento spirituale.
“I misteri di Maria” è il tuo sesto libro. Uno per ogni anno del tuo percorso di cambiamento…
«Esatto! Questo mio ultimo libro, “I misteri di Maria” traccia un filo narrativo che parte dalla Spagna e arriva a Medjugorje ed ha come comune denominatore San Giacomo che è una visione profetica, in quanto la chiesa di Medjugorje e’ stata dedicata a San Giacomo, ancor prima delle apparizioni. La Madonna, in un messaggio del 1981, ha detto che le apparizioni di Medjugorje saranno le ultime sulla faccia della Terra per la salvezza dell’umanità. La prima è stata proprio un’apparizione che la Madonna ha fatto per salvare San Giacomo dagli ebrei spagnoli che volevano tagliargli la testa. La seconda apparizione, invece, avvenne durante un atto di bilocazione che la Madonna fece – dopo essere scappata da Gerusalemme, accompagnata da Giovanni l’Evangelista – sulle rive del fiume Ebro, a Saragozza, dove consegnò a San Giacomo il Pilar per costruire il primo Santuario Mariano della storia dell’umanità. Quindi ho fatto l’alfa e l’omega di Maria.»
Hai racchiuso anche tanti segreti e profezie in questo libro…
«Sì, storie, racconti, testimonianze ed anche casi di guarigioni inspiegabili che si sono verificati a Medjugorje. C’è anche la storia di Fabio, un ragazzo di san Giorgio a Cremano. Una storia bellissima, di questo giovane paralizzato da 3 anni, si è alzato a Medjugorje ed ha camminato istantaneamente.»
Un cammino il tuo, con accanto una donna speciale, tua madre. Per la quale, visto il cambiamento, sei tu il primo vero miracolo!
«Mia madre ha fatto una preghiera incessante, proprio di intercessione alla Madonna, per la mia “guarigione” spirituale. E alla fine, tanta fede, è servita ad ottenere un mio cambiamento radicale.»
Una vita, quella di oggi, completamente diversa dal divertimento e dalle abitudini frenetiche che avevi prima. Cosa è rimasto dell’uomo di allora?
«Tutto! Ma oggi, guardo l’uomo vecchio con gli occhi della fede. Sono un uomo nuovo, ma non rinnego nulla! Sono le mie cadute, le mie soddisfazioni, le mie debolezze. La vita è anche questo.»
Con la tua associazione Onlus “le Olimpiadi del cuore” hai realizzato tanti progetti in questi anni…
«Sono molto contento perché, con la grazia del Signore, abbiamo fatto cose grandi, pur essendo piccoli. E questo è proprio ciò che il signore sceglie per te. Il Signore affida missioni straordinarie a persone semplici o, addirittura, a grandi peccatori, in modo tale che si capisca che non sono loro, ma che è Dio.»
Abbiamo visto tutti, quel cattivissimo scherzo che ti ha fatto Frank Matano delle Iene, ma che ha avuto un epilogo positivo permettendoti di incontrare il Papa, quello vero! A prova che non tutto il male viene per nuocere…
«Sì, il prossimo libro si chiamerà il Papa, la Madonna e le Iene, (ammette divertito, ndr). È stato un sogno! Il Pontefice, dopo la messa in onda dello scherzo, mi ha convocato in udienza privata come si fa con i Capi di Stato. Ed io sono andato con mia mamma. Ero talmente felice che lo chiamavo Eminenza, Santità, Papa, alla fine gli ho detto: “Senti Papa Francesco, ti devo dare un bacio!” e lui ha accettato. Era contento come me nel vedermi felice! Lui mi ha fatto chiamare dal Vescovo. Io avevo attaccato tre volte il telefono. Poi il 5 marzo – che a Forte dei Marmi era avvenuta una tormenta, erano caduti alberi, era mancata l’energia elettrica – io ero andato alle 8 di mattina in chiesa a pregare il Signore di darmi un segno positivo, e alle 10 mi ha chiamato il Papa. Altro che segno! Mi ha chiamato il vicario di Cristo!»