Pietro “Poly” Sanguineti, presidente del Panathlon Club di Napoli per 4 anni, dal 2010 al 2013, e Governatore dell’Area 11 dal marzo 2016, è stato costretto a consegnare le proprie dimissioni in un’assemblea ufficiale dei consociati tenutasi sabato mattina presso la “Sala Ulisse” dell’hotel Mediterraneo di Napoli. Presenti i presidenti dei vari club campani che, ad uno ad uno, si sono alzati lasciando l’assemblea e non facendo sussistere il numero legale per continuare l’adunata.
L’obiettivo principale del Panathlon è la promozione dei valori che sottendono alla pratica dell’attività sportiva e dell’insostituibile funzione che lo sport deve avere in una società moderna. Inoltre esso dovrebbe combattere gli eccessi e i guasti che la pressione di interessi d’ogni genere tende a provocare nel mondo dello sport.
Il compito del Governatore, in questo caso Sanguineti (appunto fino a sabato mattina) era quello di coordinare le varie attività dei club, preservando la regolarità della vita sociale, essendo responsabile – verso il “Distretto Italia”, che ha sede a Rapallo – di quello che accade nel proprio territorio. «Sono stato designato all’unanimità nel febbraio 2016 – dichiara Sanguineti – non entro nello specifico dello svolgimento della mia attività, anche se sofferta e difficile in quanto la maggior parte dei club non rispettava, e non rispetta alcuna regola. Nonostante ciò durante l’assemblea annuale svoltasi ad Ariano Irpino il 12 marzo scorso venivo lodato per la mia attività e per il mio operato. È solo dopo qualche mese, precisamente il 13 maggio, che ho ricevuto una lettera abbastanza “pesante” di sfiducia, firmata da 6 presidenti su 11. Nei giorni successivi ho ricevuto altre intimazioni a convocare l’assemblea dell’Area 11 per dare le mie irrevocabili dimissioni. A questo ho informato subito la sede di Rapallo, sono andato a spiegare i fatti personalmente, e sono rimasti basiti. Per tali comportamenti al di fuori di ogni norma, si tratta di una vera e propria congiura, ho convocato l’assemblea dell’Area 11 ove ho rassegnato le mie irrevocabili dimissioni inorridito da tali comportamenti». L’assemblea di fatto si è tenuta e, in effetti, ancor prima che Sanguineti potesse parlare o esprimersi, dando quindi le sue dimissioni, come lo stesso ex Governatore ha dichiarato «già sembrava esser tutto scritto e deciso».