Uross – al secolo Giuseppe Giannuzzi – a distanza di tre anni da L’amore è un precario torna con un nuovo lavoro discografico, il terzo della sua carriera, dal titolo “Ovunque è la bellezza che non vedi”.
Disponibile su tutte le piattaforme digitali e in distribuzione Audioglobe, “Ovunque è la bellezza che non vedi” contiene dodici pezzi tra i quali un rifacimento di Ciao amore ciao di Luigi Tenco e diversi brani inediti ed altri editi ripresi dal passato.
«Inizialmente avevo immaginato un titolo diverso, ImPerfetta solitudine – racconta Uross – perché sapevo che avrei registrato un po’ di roba da solo e avrei lasciato fare ad altri quelle cose in cui non mi sentivo a mio agio. Poi la cosa mi ha preso la mano e ho fatto gran parte del lavoro io, anche alcune note di tromba… Per il nuovo titolo mi ha ispirato una citazione di Einstein: “Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare finché arriva uno sprovveduto, che non sa che quella cosa è impossibile, e la realizza”. Tutto sta nel passaggio della sprovvedutezza. L’istinto umano dei bambini ci salverà. Fare dischi è proprio questo: giocare a montare e smontare la musica con le parole finché gli incastri non ti sembrano quasi giusti».
Uross era assente da un paio d’anni, concentrato sul lavoro di costruzione del nuovo disco, registrato praticamente in solitudine con il successivo intervento di amici musicisti come Andrea Brunetti, Vincenzo Perricci, Carletto Petrosillo, Maurizio Indolfi e Egidio Marchitelli. Autore di testi e musiche in veste di one man rock band, Uross rinnova la sostanza della sua proposta: troppo autoriale per essere considerata rock, troppo elettrica e figlia della fragranza sonora anni ’60/’70 per essere frutto di un cantautore fatto e finito. Ovunque è la bellezza che non vedi è un album diretto, animato da confessioni, coincidenze e schiettezza: «Ho cercato di raccontare quello che volevo e come lo volevo, fregandomene ancora di più dell’ascoltatore… Credo sia una forma di sano egoismo che dovrebbe essere alla base di un lavoro intimo com’è quello di fare un disco. In fondo l’importante è che non ti debba vergognare di fronte a te stesso di ciò che hai creato».
Lo scorso 4 dicembre dal Flatus Vitae – Erchie (BR) è partito il tour promozionale di Uross che proseguirà il 15 dicembre al Dirockato Winter – Monopoli (BA), il 17 gennaio al Santo Graal – Trani (BT), il 13 febbraio al Fuori Mano – Castellana G. (BA) e il 20 febbraio al Blue Dahlia – Gioiosa Jonica (RC).